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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Le prossime fiere di fine inverno-primavera 2025

 

 

 

Rose sarmentose, conferenza di Alessandro Corbellini e Fabio Casadei

Rosa Paul’s Himalayan Musk, moschata, una delle più vigorose tra le rambler, adatta ad arrampicarsi sugli alberi

Sabato 18 gennaio, nell’ambito delle attività dell’associazione Piante guerriere, Alessandro Corbellini (uno dei più grandi esperti italiani di rose, membro dell’Associazione Rosa antica di Francia e di molte giurie internazionali) e Fabio Casadei (studente di agraria e giovane promessa del settore) hanno tenuto una bellissima conferenza sulle rose sarmentose (definizione più esatta in quanto le rose non sono veri e propri rampicanti, ma adatte da far salire per i loro rami volubili e lunghi).
L’approccio di Alessandro è quello di puntare su rose resistenti alle malattie (per questo meglio lasciar perdere le bourbon che sono troppo soggette a ticchiolatura che fa loro perdere le foglie prima della fioritura) e soprattutto su rose a unica fioritura. Nel caso delle rambler, più adatte a grandi spazi, l’utilizzo più appropriato è quello di lasciarle libere di esprimersi, su alberi, su pergolati, recinzioni, a volte facendole salire su treppiedi di ferro per poi farle cadere in modo naturale. Oltre ai fiori sono elementi importanti le foglie, non solo per le tessiture ma anche per i colori autunnali e le bacche. Per lo più provengono da ambienti boschivi e per questo amano fresco e mezz’ombra.

Potature ridotte al minimo e se è il caso solo per eliminare il secco. Concimare abbondantemente con stallatico, cornunghia e retardo della ditta Labin. Per eventuali trattamenti anti popillia si suggerisce come prodotto bio Oikos (almeno 4 trattamenti ogni stagione)

Climbing=altezza massima 10 metri, rose di forma più rigida, anche rifiorenti
Rambler= superano i 10 metri, non rifiorenti, di forma più flessuosa meno rigida, molte adatte per coprire alberi

Corbellini e Casadei ci hanno presentato una cinquantina di rose, tra botaniche, antiche, inglesi e moderne. Ecco alcune tra le più particolari (le foto sono state prese dalla presentazione)

Rosa cymosa, parente della Banksiae, non sempreverde, piccoli fiori semplici bianchi con germoglio rosso e bacche marroni; tende ad insinuarsi tra le altre piante. Ombra e sole, si associa ad arbusti spontanei

Rosa laeviagata ‘Ramona’, subtropicale, asiatica, sempreverde, anche per mezz’ombra, fiore rosa fucsia

Rosa clinophylla, indiana, simile a bracteata, in natura vicino ai fiumi e in zone calde.

Rosa setigera, origine americana, in natura striscia nelle praterie in assenza di sostegno, foglia molto bella.

Rosa sempervirens ‘Adelaide d’Orleans’, ‘corre’ tanto ed è adatta a zone calde, richiede sole e secco, da utilizzare per archi e alberi

Rosa filipes ‘Treasure trove’, fiori stupendi tra giallo e arancio simili ad una noisette, non produce bacche, adatta per recinzioni, H 8 metri

Rosa x brunonii ‘La Mortola’, moschata, fiore semplice, arriva dalla Liguria e perciò regge bene il caldo, fogliame glauco, profumo caratteristico, bella su ulivi o mandorli, H 5-6 metri

Rosa wichuraiana ‘Variegata’, meglio ombra, con germogli rosa, interessante per la foglia

Rosa multiflora ‘Platyphylla’, adatta per pali o  da far salire su un tripede, fiore stradoppio fucsia

Rosa chinensis spontanea, meravigliosa base genetica di molte rose rampicanti moderne, bellissima la tonalità di rosso del fiore, non rifiorente, foglia glauca, resistente alle malattie, piccole spine; da usare ad esempio lungo una recinzione

Rosa ‘Strawberry Hill’, rosa David Austin, adatta per archi, con fiori a forma di coppa rosa puro

 

 

 

 

News in tema di corsi, fiere, libri e viaggi

Concorsi

  • Orticolario: bando internazionale Spazi Creativi e all’open call per progetti di arte e design, aperti rispettivamente fino al 15 gennaio 2025 e al 31 gennaio 2025. I lavori selezionati saranno protagonisti della quindicesima edizione di Orticolario, in programma dal 2 al 5 ottobre 2025 nello splendido parco storico di Villa Erba, a Cernobbio, sul lago di Como. Chi ha già partecipato può testimoniarne il valore e l’esperienza unica. Per info http://www.orticolario.it/

Corsi e convegni

  • Corso di progettazione e giardinaggio per terrazzi e balconi (composto da tre lezioni), tenuto da Michela Pavan alla Libreria della natura, corso Porta Romana 23. Per info info@libreriadellanatura.com 
  • sabato 25 gennaio 2025, 9-13, al vivaio Priola Corso sulla potatura delle rose con Elena Longo, esperta del settore, grazie alla sua pluriennale competenza maturata al ‘Vivaio La Campanella’. Il costo di partecipazione è pari ad € 50.00 ed è prevista una iscrizione da inviare tramite mail, utilizzando il pulsante qui sotto, oppure tramite whatsapp al numero 3518026755
  • Mercoledì 22 gennaio ore 17.30, a cura di Italia Nostra Milano, Tutela e recupero dei Centri Storici. Nuove strategie per le Pubbliche Amministrazioni. a cura di Italia nostra Milano. Maurizio Boriani. Una conferenza dedicata alla discussione di approcci innovativi per la conservazione e il recupero dei centri storici, un tema cruciale per le città moderne
    Martedì 28 gennaio ore 17.30, a cura di Italia Nostra Milano, Leonardo disegna il Castello Sforzesco. Gianluca Padovan
    Via Duccio di Boninsegna 21/23
  • 1 febbraio 2025 ore 10, Filippo Pizzoni parlerà di Lavinia Taverna e i giardini de La Landriana, a cura di Novaluna, nell’ambito di ‘Fuori dall’ombra’, Sala Maddalena, in via Santa Maddalena, Monza.
  • 20-21  febbraio 2025, Sotterraneo/Underground, Giornate internazionali di studio sul paesaggio 2025, ventunesima edizione.
    Per info  https://www.fbsr.it/

 Fiere e vivai

  • 19-21 febbraio 2025, Ottava edizione dell’evento-ambientazione di trend di mercato. Tema dell’edizione 2025: HAPPY WELLNESS! Per info https://myplantgarden.com/

Libri

Milano

Siti web

  • Nasce Benetton Research Libraries: from local to global in rete il patrimonio culturale del mondo benetton, un progetto che valorizza e rende accessibili al pubblico i servizi e il patrimonio di conoscenza – oltre 100.000 tra volumi, periodici, materiali multimediali, cartografie e documenti – raccolti in decenni di attività da Fondazione Benetton Studi Ricerche, Fabrica e dall’Archivio storico Benetton.  Grazie a Benetton Research Libraries, da qualsiasi punto del globo, sarà così possibile consultare il patrimonio custodito da Fondazione Benetton Studi Ricerche con oltre 80.000 tra volumi, periodici e materiali multimediali e 12.500 cartografie su paesaggio, storia e civiltà del gioco e beni culturali; da Fabrica con più di 10.000 libri e magazine su fotografia, design, arte e architettura presenti nella sua biblioteca progettata da Tadao Ando; e dall’Archivio Benetton con una vasta collezione che include pubblicazioni sul colore, graphic design, moda, tessuti e periodici legati al mondo del fashion. https://www.fbsr.it

Teatro musica…

  • Landscapes 2025 rassegna di musica, teatro, danza e incontri. La Fondazione Benetton Studi Ricerche e l’associazione almamusica433, con la vicinanza e il sostegno di CentroMarca Banca, alleato strategico nella proposta di attività culturali per la città di Treviso, propongono una rinnovata rassegna di musica, teatro, danza e incontri, con la direzione artistica di Stefano Trevisi, che troverà sede nella chiesa di San Teonisto, e si concluderà con un concerto a Casa Luisa e Gaetano Cozzi, residenza colonica nella campagna di Zero Branco (Treviso).Il filo conduttore che dà il titolo alla rassegna, Landscapes, nasce dalla volontà di riflettere sulla realtà contemporanea, sul paesaggio e sul nostro appartenere alla Terra, in sintonia con i temi di ricerca che appartengono da sempre alla vita della Fondazione Benetton, e a partire da un’immagine simbolica inedita, quella di un albero che da questo momento campeggia, per mano di Safet Zec, sull’altare maggiore della chiesa di San Teonisto.La rassegna integrerà il repertorio classico e antico, da sempre presente nelle proposte musicali della Fondazione Benetton, con altri generi artistici, dando spazio anche a incontri pubblici, rivolgendosi a un pubblico ampio ed eterogeneo.
    Per info https://www.fbsr.it/beni-culturali/progetti-e-ricerche/landscapes/

Viaggi

  •  Viaggi floreali di Erica Vaccari in programma nel 2025. https://viaggifloreali.com/viaggi/
    7-14 aprile, Il giardino del Mediterraneo: viaggio botanico e letterario. Da Palermo e il suo orto botanico alla valle dei Templi, al giardino della Kolymbethra, all’area archeologica di Morgantina, ai paeaggi dell’Etna. GiardinoMediterraneo_Depliant 2025
  • Da marzo hanno inizio i CAMMINA-tür di ITINERARIUM: una formula eccezionale per percorrere un cammino in più puntate!Partiamo con il CAMMINO di SAN CARLO: da Arona a Varallo. L’itinerario storico-artistico-devozionale che ripercorre gli spostamenti di San Carlo Borromeo, avvenuti tra il 1578 e il 1584, tra le province di Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli.6 domeniche per 6 tappe: attraverseremo 12 comuni, cammineremo 90 km e faremo 2500 mt di dislivello lungo 6 itinerari ad anello che ci porteranno a scoprire il territorio che San Carlo ha attraversato!

    Iscrivendoti dalla 1° o dalla 2° TAPPA avrai la CREDENZIALE del CAMMINA-tür e percorrendo almeno 5 TAPPE riceverai l’ATTESTATO – itinerarium testimonium.

    30 MARZO _ CSC 2° tappa: PARUZZARO – INVORIO

    13 APRILE _ CSC 3° tappa: INVORIO – AMENO

    27 APRILE _ CSC 4° tappa: AMENO – ORTA

    11 MAGGIO _ CSC 5° tappa: PELLA – AROLA

    25 MAGGIO _ CSC 6° tappa: VARALLO E IL SACRO MONTE

    Per informazioni: GRANDANGOLO VIAGGI, Corso Cavour – Borgomanero. Tel 3488671601 email: info@grandangoloviaggi.com

     

     

     

Un bellissimo omaggio ad una grande artista: Niki de Saint Phalle

Una mostra molto completa e che ci fa comprendere la complessità umana e artistica di Niki de Sant Phalle che è stata una grande inteprete dei suo tempo combattendo tante battaglie civili e non solo attraversando molteplici fasi artistiche. (al Mudec di Milano fino al 16 febbraio: da non perdere!!).

Ho sempre amato l’opera di questa artista ed ero rimasta colpita, quando ho visitato lo straordinario Giardino dei tarocchi, sapere che lo aveva non solo pensato e disegnato ma anche costruito, aiutata dal marito Tanguely, in uno sforzo immane aggravato dalla sua malattia. La mostra ci offre uno spaccato della sua evoluzione artistica, dalle prime performance degli anni settanta durante le quali spara contro diversi bersagli, alle opere di forte sapore anticlericale, al tema delle Nana, versione pop del tema della grande madre dei miti arcaici, realizzate prima in cartapesta e tessuto e poi in resina dipinta, al giardino dei tarocchi (l’opera della su avita) fino alla ricerca di una nuova sipirtualità vicina al culto dei popoli nativi e alla realizzazione del giardino dedicato alla regina Califia a san Diego dove si era trasferita per problemi di salute.
Accanto alla sorprendente creatività artistica il suo continuo impegno sociale per le lotte dei neri americani e nella grande solidarietà ai malati di AIDS.

Ecco alcune immagini

La bellissima scalinata del Mudec

Cattedrale 1963

La mariée a’ cheval

Nana power

Alcune sculture piccolissime

I bozzetti per le sculture del Giardino dei tarocchi

Il suo impegno per l’AIDS

Alcune sculutre del giardino a San Diego Queen Califa’s Magical Circle

Negli ultimi anni compare il tema dei teschi

Intorno al lago

trasparenze d’acqua

Alcune immagini lacustri e dal mio giardino a gennaio.

graminacee sul lago

Trasparenze

Arco alpino sullo sfondo

 


Le sfumature dell’acqua

Calicanto invernale in piena fioritura

rosso fuoco

Euonimo europeo e campanelline di Clematis cirrhosa

Animaletti di pietra

e la deliziosa new entry Wanda

 

Bellezza e produttività a cura di Antonella Pietrogrande. Presentazione alla Libreria della natura

Il 3 dicembre nel nuovo spazio della Libreria della natura a Milano si è svolta una piccola tavola rotonda per discutere il libro curato da Antonella Pietrogrande dal titolo ‘Bellezza e produttività nel giardino e nel paesaggio rurale italiano’. A discutere con l’autrice: Alberta Campitelli, Alberta Cazzani, Costanza Pratesi e Lionella Scazzosi.

Il libro racchiude gli atti di un convegno svoltosi nel 2022 che intendeva esplorare il tema secondo due filoni principali: 1) bellezza/produttività dalle ville della Roma antica fino alla contemporaneità; 2) casi attuali di restauri di giardini storici nei quali viene ripreso il tema degli orti e dei broli.

Alcuni esempi interessanti
In Piemonte alla Villa della regina è stato risistemato il vigneto antico ‘Vigna della regina’. In Veneto molte delle ville palladiane avevano grandi orti e broli accanto agli edifici; lo stesso per villa Adriana, nel cui parco archeologico si è riportato l’uliveto del paesaggio preesistente e villa D’Este, dove è stato di nuovo inserito il vigneto del Cardinale Ippolito II d’Este (uva pizzutella, tipica dell’area tiburtina). Caserta un tempo era totalmente autosufficiente sia per la produzione ittica che per quella degli orti e dei frutteti. A Ninfa il progetto di restauro include l’hortus conclusus, la collezione di agrumi e la riattivazione delle sorgenti d’acqua.
Anche nei Giardini Vaticani esisteva una forte componente agricola sia con il vigneto che con la carciofaia.
Antonia Campitelli sottolinea a questo proposito come ci sia una differenza tra le ville pubbliche nelle quali è scomparsa nel tempo la componente agricola e quelle private nelle quali in alcuni casi resta.
Interessante notare che oggi questo rapporto tra bellezza e produttività, che era andato via via scomparendo, viene ritessuto anche con obiettivi di produttività: grande ruolo è rivestito dal PNRR e l’Italia rappresenta l’unico paese europeo che ha utilizzato i fondi per i giardini storici (300 milioni tra giardini privati e pubblici). Sono stati selezionati i progetti di 126 giardini più 5 siti di eccellenza (Caserta, Villa Lante, Capodimonte, villa Pisani e Villa Favorita Ercolano). Nel bando una voce specifica si riferiva al ripristino di attività produttive.
L’ultimazione dei progetti, che sono ad un buon punto di realizzazione, è prevista per il 2026
Per info
https://cultura.gov.it/comunicato/aggiornamento-elenco-parchi-selezionati-dal-mic-dsg-n-7-del-080124-pnrr-m1c323-parchi-e-giardini-storici

 

 

Il Corso 2025 del gruppo giardino storico. Tema il giardino mediterraneo

Il Giardino della Kolymbethra, Parco Valle dei Templi, Agrigento, sito FAI, foto di Giuseppe Lo Pilato-FAI

Il 30 gennaio Giuseppe Barbero inaugurerà il XXXV Corso di aggiornamento sul Giardino storico dell’Università di Padova che per il 2025 avrà come tema, appunto, il Giardino mediterraneo: laboratori del cambiamento climatico.

Il XXXV corso del Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova esaminerà la storia e le dinamiche dei paesaggi mediterranei, del mare nostrum, considerandoli dei laboratori di idee, per affrontare con consapevolezza questi diversi fenomeni che sono sia ecologici che sociali. Come di consueto saranno proposti diversi punti di vista, oltre agli strumenti che permettono di comprendere e analizzare i problemi affrontati. Si cercherà di capire come le città che si affacciano sul Mediterraneo si stanno organizzando e stanno pianificando il loro sviluppo alla luce delle problematiche emergenti. La presentazione di esperienze e pratiche di progettazione di paesaggi e giardini mediterranei che tengono conto dell’emergenza legata ai quattro elementi, darà modo di identificare quali percorsi di speranza potrebbero essere intrapresi, per adattarci al cambiamento climatico e costruire strategie di risposta al rischio per gli abitanti e le infrastrutture.

Verrà esaminato il comportamento delle piante che designano il paesaggio del Mediterraneo, sotto attacco di parassiti e siccità, col rischio di estinzione. Si parlerà della necessità di adottare nuove forme di agricoltura, in grado di soddisfare la crescente domanda mondiale di cibo e di puntare al tempo stesso alla valorizzazione delle risorse naturali attraverso pratiche rigenerative del suolo, degli ecosistemi e della biodiversità, secondo il principio di fare meglio con meno.

Si tornerà a occuparsi del giardino storico, l’argomento che contraddistingue il Gruppo, non come di un soggetto di ricerca e sapere chiuso, ma piuttosto come di un punto di partenza per una riflessione più complessiva sul paesaggio mediterraneo e come di una risorsa e di un laboratorio in termini di conoscenze scientifiche, tecniche, botaniche e ambientali, sviluppate, sperimentate e sedimentate nei secoli.

Saranno presi in considerazione i momenti-chiave del giardino mediterraneo e della sua storia – legata principalmente al sistema di cattura dell’acqua – le sue dimensioni materiali, estetiche e stilistiche, simboliche e culturali. Si cercherà di capire come i giardini storici del Mediterraneo possano costituire oggi dei modelli di adattamento al cambiamento climatico e dei punti di riferimento per il progetto di nuovi paesaggi. Si guarderà alla coltivazione dei giardini di agrumi, dove convivono bellezza e produttività, paesaggi nati dalla cura dell’uomo che rappresentano la sintesi dei caratteri mediterranei e dell’idea stessa di giardino, luogo di delizie legato all’immagine del Paradiso.

 

Informazioni:
Le lezioni si svolgono online sulla piattaforma ZOOM dell’Università di Padova, ore 17-19. Le lezioni del 30 gennaio, 6 febbraio, 8 maggio si svolgono sia online sia in presenza, fino a esaurimento posti disponibili, presso il Museo di Geografia dell’Università di Padova, via del Santo 26, ore 16-18. La lezione del 27 marzo si svolge sia online sia in presenza, fino a esaurimento posti disponibili, nella sala Paladin di Palazzo Moroni, via del Municipio, 1, Padova, ore 15.30-18.00.
Per info http://www.giardinostoricounivpadova.it/

Programma del XXXV corso del Gruppo giardino storico Università di Padova

 

 

Dida foto l Giardino della Kolymbethra, Parco Valle dei Templi, Agrigento, sito FAI, foto di Giuseppe Lo Pilato-FAI

 

 

 

Le fotografie di Fosco Maraini al Museo delle culture di Lugano

Paesaggi invernali di Hokkaido, Giappone

 

Fino al 19 gennaio 2025 è visitabile una mostra per me imperdibile al Museo delle culture di Lugano: ‘L’immagine dell’impresente Fosco Maraini una retrospettiva’.

Ho sempre amato Maraini e ritengo che il miglior racconto della cultura giapponese resti il suo ‘Ore giapponesi’. Personaggio multiforme e geniale, antropologo, grande viaggiatore, alpinista, scrittore e straordinario fotografo.

Il fascino delle sue immagini – in mostra 223 fotografie, alcune delle quali inedite, realizzate fra il 1928 e il 1971 organizzate per temi/luoghi – è dovuto oltre che alla sua tecnica soprattutto alla sua profonda curiosità e conoscenza delle culture, dei paesaggi e dei luoghi. Al suo amore direi per tutto ciò che cattura il suo sguardo

Ecco alcune immagini

CAMBOGIA MOSTRA MARAINI MUSEO CULTURE

HOKKAIDO MOSTRA MARAINI MUSEO CULTURE LUGANO

Hokkaido

Copertine dei tanti libri scritti da Maraini

 

Karakorum

La Selva di Eva Jospin a Palazzo Fortuny a Venezia

Particolare della grande stuttura all’ingresso della mostra: una sorta di galleria in catone ed elementi vegetali

Prorogata fino al 13 gennaio 2025 una bellissima mostra di un’artista che trova sempre nella natura la sua fonte di ispirazione con tante differenti e sorprendenti tecniche artigianali e l’uso di materiali poveri, come il cartone, fibre vegetali, parti metalliche e tessuti.

Ecco alcune immagini di questa mostra tanto sorprendente quanto fiabesca che si sposa perfettamente con gli ambienti e le collezioni del museo restaurato recentemente dopo i danni dell’acqua alta del 2019.

Per info https://fortuny.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/eva-jospin/2024/02/19483/mostra-eva-jospin/

Ecco alzune immagini

Uno dei quadri tessuti

Una delle bellissime sale del Museo Fortuny

 

Cartoline da Parigi

Foto di Fernanda Werner

Ogni volta che torno a Parigi scopro angoli nuovi, stradine pittoresche avvolte nel verde, aiuole urbane interessanti.

Ecco alcune immagini

Una delle tante nuove aiuole parigine con un bell’assortimento di arbusti ed erbacee perenni. Molto usati Choisya ‘Atzec pearl’ e Pittosporum tenuifolia

bello l’accostamento dei bambù con la parete avvolta dai Parthenocissus

Una splendida Parrotia persica ai Jardins Luxembourg

Chemin Montparnasse

Rue Termophyle, Montparnasse

 

Giardini in viaggio Laura Pirovano