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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Piccolo tour in Valsesia

Mucche in Val Vogna

Non conoscevo affatto la valsesia e anche se certamente non è il mio modello di montagna (essendo una appassionata delle Dolomiti e del Trentino Alto Adige o della meravigliosa Alpe Veglia) ho trovato interessanti le testimonianze delle antiche case Walser soprattutto ad Alagna, paese molto bello, assai ben tenuto e non rovinato con un bellissimo affaccio sul Monte Rosa (nuvole permettendo)

Ecco alcune immagini

Ronco, frazione di Alagna con molte case Walser e con il piccolo delizioso museo Walser

Casa Walser con le caratteristica intelaiatura di legni in orizzontale che servivano per far seccare il fieno

Un’architettura tipica ad Alagna

 

Tanti splenditi orti

Campertogno, vista dal sentiero dell’arte

La piccola frazione di Rusa, vicino a Campertogno sul torrente Artegna

Un tratto della ciclopedonale che congiunge tutti pa paesi della Valsesia

La bellissima val Vogna che si raggiunge con un piccolo bus e dove ci si può fermare a dormire nella frazione Sant’Antonio dove c’è un agriturismo e poi fare belle escursioni o semplicemente percorrere il sentiero che attraversa, in piano, la valle

Mentha longifolia

Melilotus albus, FORSE

 

Casa Macchi, un bene FAI a Morazzone ci racconta la vita quotidiana di una famiglia borghese nel 1900

Ad agosto sono andata a visitare Casa Macchi, una recente acquisizione del FAI a Morazzone, un paesino di quelli ormai un po’ abbandonati in provincia di Varese. L’architettura è un grazioso palazzetto di provincia che sorge all’ombra del campanile della chiesa. L’interesse di questo luogo è dovuto alla “possibilità di cogliere e restituire la vita autentica di una dimora che non fu né cascina né palazzo, né ordinaria né straordinaria, ma tipica, tradizionale, semplice, vicina nelle forme – borghesi, con qualche gradevole vezzo alto-borghese – e vicina nel tempo, tanto da generare curiosità ed empatia nel visitatore, che vi riconoscerà oggetti e consuetudini in un paesaggio domestico che appartiene alla sua stessa tradizione (soprattutto se lombardo), capace di solleticare la memoria e di accendere un qualche interesse antiquario.”

Per saperne di più https://fondoambiente.it/luoghi/casa-macchi/eventi

Ecco alcune immagini della casa e del giardino

Il bel boschetto di Trachicarpus fortunei nel giardino ombroso e con un aspetto semplice e ‘vecchiotto’

 

Un altro angolo del giardino con palme e banani

 

Calder Sculpting time a Lugano

Fino al 6 ottobre si può visitare al LAC di Lugano una bellissima mostra dedicata ad Alexander Calder. Sono esposti una trentina di opere che sono state prevalentemente realizzate negli anni trenta e quaranta del novecento, dalle prime astrazioni ad una rara selezione di mobiles, standing mobiles, stabiles e Constellations.

Ecco alcune immagini

 

Dal mio giardino in agosto

Nonostante il caldo molto intenso di quest estate il mio giardino ad agosto mi è apparso lussureggiante e festoso, complici le piogge prolungate di maggio e giugno.

Ecco alcune immagini

Le aiuole verso il bosco

Il percorso nel bosco

Tanti tanti anemoni in giro per il giardino

Qui la macchia di Anemone ‘Prinz heinrich’, più tardivi

Finalmente in fiore la bellissima Passiflora ‘Fata confetto’, uno dei tanti doni dell’amico Adriano Bettin

Amo moltissimo questo ibiscus bianco che fiorisce molto più tardi di quello rosa acceso

Mi ha dato soddisfazione Nierenbergia scoparia, una solanacea che fiorisce dala primavera fino alla tarda estate

Clematis heracleifolia Blue dwarf

Anche quest’anno mi hanno dato grande soddisfazioni le Tithonia con i loro fiori di una ronalità di arancio davvero stupenda

Davanti alla casa  in un vaso è spuntata una Solidago

Il giardino dedicato all’amata Lea e agli altri cari animaletti le cui ceneri sono qui conservate

foto scattata di sera con hydrangea serrata e paniculata assieme alla fucsia magellanica

 

L’aiuola centrale con le tante Cleome che durante l’estate si sono allargate e sarano in fiore fino ai primi geli

Un altro scorcio de giardino

I podcast dei Grandi Giardini italiani

Molto interessante la nuova iniziativa dei podcast del network Grandi giardini italiani: La voce dei protagonisti

Il favoloso mondo dei Grandi Giardini Italiani si racconta attraverso i protagonisti di luoghi testimoni di oltre 500 anni di storia, arte e botanica. Anche su Spotify https://open.spotify.com/show/2xAkGuf17d50r88BVg90F8

Episodio 1 Alessandra Vinciguerra racconta I giardini della Mortella

https://podcasters.spotify.com/pod/show/grandi-giardini-italiani/episodes/Ep–1—Alessandra-Vinciguerra-racconta-i-Giardini-La-Mortella-e2lgr6a

Episodio 2 Maurizio Usai racconta il giardino del Sant’Efis Hotel

https://podcasters.spotify.com/pod/show/grandi-giardini-italiani/episodes/Ep–2—Maurizio-Usai-racconta-il-giardino-del-SantEfis-Hotel-e2ltbdm

 

L’orto come lezione di vita

Vere lezioni per la vita quelle assegnate ai ragazzi di iSchool Bergamo dalle professoresse Cristina Coletto e Irina Cigolini, insegnanti dei corsi di “Sala” e “Cucina” presso l’Istituto Professionale Alberghiero: «Le buone abitudini apprese da adolescenti si conservano anche da adulti», sottolinea Coletto. Il progetto A lezione dall’orto prevede che ogni studente delle prime classi – ragazzi di età compresa tra i 14 e i 15 anni – svolgano un inedito compito per le vacanze: coltivare un piccolo orto, documentandone ogni due settimane le evoluzioni con un fotodiario, confrontandosi con i compagni e gli insegnanti sui progressi ed elaborando una ricetta con l’ingrediente autoprodotto che più ha dato loro soddisfazione. Una preparazione da videofilmare e presentare alla classe al rientro a scuola.

«La scelta di un buon prodotto è il punto di partenza per i nostri allievi. Prendersi cura di una pianta, insegna loro il valore dell’attesa e fa capire che ciò che mettiamo nel carrello ha una grande importanza». Ciascun alunno ha ricevuto il proprio vaso da portare a casa, le indicazioni sulle piante da coltivarci dentro – una combinazione di un’erba aromatica, un fiore edule e un ortaggio – e le istruzioni su come prendersi cura del mini-orto. «Si sente tanto parlare di deficit da mancanza di natura. Per fortuna, i nostri ragazzi hanno scelto un percorso molto legato alla terra. Abbiamo iniziato a lavorare sui concetti del bello e del buono a scuola, coltivando molti tipi di erbe aromatiche che i ragazzi utilizzano per le lezioni di cucina, ma anche delle piante ornamentali. Non si può prescindere dalla bellezza per rendere accogliente un ambiente», ricorda l’insegnante, che ha una chat aperta con gli alunni per seguirli passo passo in questo “compito” estivo.

(Dal comunicato stampa)

Per saperne di più leggi 00. Comunicato stampa_Compiti vacanze Alberghiero_2024

 

Libreria della natura: la storia continua…

Uno degli interni della nuova sede della Libreria della natura

La libreria della natura inizia una nuova fase della sua lunga esistenza a partire dalla nuova bellissima sede in centro a Milano, in corso di Porta Romana al civico 23.

Entrando nelle belle salette della libreria si ha subito una sensazione di piacevole accoglienza, un pò come se ci si trovasse ad osservare gli scaffali di una casa amica; tutto è curato alla perfezione, con uno stile funzionale, elegante ma sobrio, con una bella luce naturale e con un affaccio laterale sul vecchio cortile che come spesso accade a Milano è un luogo segreto e di fascino.

Sono andata a fare due chiacchiere con Valentina Romano, che da anni si occupa con energia, creatività e grande competenza, della libreria e più di recente delle edizioni LDN. La libreria è entrata a far parte della famiglia Brioschi editore ma questo non significa un cambiamento di rotta, bensì un potenziamento.

“Quello a cui penso è una sorta di ‘Gabinetto botanico’, un luogo di divulgazione culturale e scientifica dove accogliere e far dialogare tutte le differenti figure che si occupano di paesaggi, giardini, piante e in generale di natura, dal giardiniere, al paesaggista, al botanico, all’agronomo, al naturalista, al vivaista…” così racconta Valentina. “Una serie di incontri che possono scaturire da un libro, da una stagione, da un tema cruciale, o anche da un nuovo progetto…”.

Per gli incontri la libreria dispone, cosa non comune, di una bella saletta perfettamente attrezzata al piano inferiore, spazio che sarà a disposizione su prenotazione anche di committenti privati, associazioni, istituzioni e singoli che hanno bisogno di un luogo accogliente e funzionale per organizzare i propri eventi.

Grande spazio avrà la letteratura per l’infanzia che è uno dei fiori all’occhiello di Brioschi con Valentina edizioni. L’idea è quella di sviluppare una serie di attività innovative rivolte ai bambini e ai ragazzi. “Non penso soltanto ai classici laboratori ma, piuttosto a incontri nei quali possano confrontarsi come relatori un bambino e un esperto, ad esempio del museo di storia naturale, e dove il dibattito si può allargare ai compagni di classe”.

La saletta con le edizioni dedicate all’infanzia, accuratamente suddivise per fasce di età

Ho chiesto infine a Valentina quali sono i prossimi progetti editoriali di LDN.

I primi titoli che usciranno a settembre saranno Sicilia. Alberi e paesaggi, di Giuseppe Barbera, che raccoglie i testi e le fotografie di Margherita Bianca che l’autore scrisse per la rivista Gattopardo diretta da Laura Anello; una nuova edizione aggiornata con molti nuovi giardini di Giardini in viaggio, di Laura Pirovano, che raccoglierà più di cento giardini e, infine, un testo dedicato al Radice pura Garden festival con un focus botanico di Antonio Perazzi e una panoramica dei progetti di paesaggio in concorso.

Complimenti a auguri alla Libreria della natura che farà una inaugurazione ufficiale il prossimo 26 settembre.

 

Landscape festival a Bergamo: 6-22 settembre

Rendering della piazza vecchia nel progetto 2024 di Catherine Mosbach. Crediti Arketipos

Piazza vecchia

Quest’anno l’allestimento di Piazza Vecchia a Bergamo, all’interno del Lanscape festival, sarà firmato dalla paesaggista francese Catherine Mosbach, fondatrice dello studio parigino Mosbach paysagistes, oltre che della rivista Pages Paysages.
Della paesaggista ricordiamo tra gli altri progetti quello dell’Orto botanico di Bordeaux (https://jardin-botanique-bordeaux.fr/decouvrir-jardin/histoire-jardin/jardin-public) e Louvre Lens Museum park a Pas de Calais  (https://www.louvrelens.fr/en/architecture-et-parc/).
“La green square immaginata dalla progettista francese invita i visitatori a esplorare uno spazio dove la materia minerale inerte si mescola con quella vegetale, e dove luce e suono si intrecciano in un’esperienza sensoriale unica, stimolando una riflessione profonda sulla relazione tra il corpo umano e gli elementi naturali. Catherine Mosbach ha paragonato la geometria a losanghe di piazza vecchia al terreno arso dalla siccità che si riempie di fenditure per rilanciare un messaggio ottimistico. Un pavimento minerale, materico, apparentemente sterile, inanimato e sottomesso alla desertificazione degli eventi catastrofici o bellici, caratterizzato tuttavia da preziose fenditure nelle quali riescono a ripararsi i semi di una nuova vita, così da far ripartire la vegetazione pioniera. Si esprime in questo modo il messaggio di superamento della crisi globale da parte della Landscape Designer francese, che posa agli incroci delle fenditure un centinaio di gruppi di piante erbacee e perenni. A completare l’istallazione, circa 60 piante d’alto fusto inserite in mastelli di colore bianco, la stessa cromia scelta anche per i contenitori delle piante di piccole dimensioni e per gli arredi e le sedute della piazza, per rafforzare ulteriormente la dimensione concettuale ed evocativa di questa installazione. Un progetto, dunque, in grado di ingenerare nelle persone la possibilità di considerare le città come terreni fertili, pronti ad accogliere nuovi giardini, nuova vitalità, nuova socialità e un nuovo orizzonte di benessere collettivo.”
(Fonte Comunicato stampa)

Per approfondire

www.mosbach.fr

mosbach paysagistes

Educational

XIV edizione di Landscape Festival, il festival internazionale dedicato alla promozione della cultura e della progettazione del Paesaggio, promosso dall’associazione Arketipos e dal Comune di Bergamo.
Tra i momenti topici e immancabili, il tradizionale International Meeting of Landscape and Garden, che si terrà il 20 e 21 settembre. Il tema centrale dell’edizione 2024 del Landscape festival è “Facing the crisis”. Tra i relatori di quest’anno, Andrew Laidlaw (Australia), Andrew Grant (UK), Catherine Mosbach (Francia), Arit Anderson (UK), Arthur Adeya (Kenya), Yoonjin Park (Corea del Sud), Margherita Brianza (Italia), Garden Masterclass, un workshop pratico, ormai appuntamento fisso del Landscape festival, che accompagnerà i partecipanti attraverso una visione concettuale della progettazione del paesaggio. Guidati dal metodo FLOW e dall’esperienza di Nigel Dunnet, Professore di Planting Design & Urban Horticulture presso l’Università di Sheffield, i corsisti lavoreranno come dei veri artisti per creare progetti che sono radicati nella scienza dell’ecologia. L’incontro si terrà il 18 settembre presso il Monastero di Astino.

Il 19 settembre avrà invece luogo l’International Seminar, con Cristobal Elgueta, Ton Muller, Jason Siebenmorgen. Modera Giacomo Guzzon. L’incontro, che si terrà presso la Sala Alfredo Piatti, si propone di esplorare le dinamiche e le sfide che i grandi centri dovranno gestire e affrontare nel prossimo futuro, soprattutto per ciò che concerne la relazione tra ambiente urbano, aree verdi e società. Nel corso del seminario verrà esaminato il lavoro dei tre professionisti provenienti da Sud America, Europa e Stati Uniti e si analizzeranno i modelli di successo e gli insuccessi che hanno contribuito a plasmare i loro approcci.
Landscape Talk, seminari di approfondimento gratuiti dedicati alla cultura e al progetto del paesaggio e indirizzati a un pubblico di professionisti, studenti e cultori della materia. Per maggiori informazioni e per iscriversi agli incontri: www.landscapefestival.it/educational

 

News in tema di concorsi, fesival, fiere, libri….

NARI WARD GROUND BREAK HANGAR

Concorsi

  • è uscito il bando della decima edizione delle Borse di studio sul paesaggio, istituite annualmente dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche per sostenere giovani laureati desiderosi di intraprendere un percorso di ricerca nel campo della cultura del paesaggio e del giardino, e della cura dei luoghi. Il modulo per la candidatura è disponibile, con il bando, nel sito fbsr.it
    La domanda dovrà essere inviata all’indirizzo paesaggio@fbsr.it entro venerdì 30 agosto 2024, alle ore 12.

Corsi e convegni

Festival

Fiere e vivai

Giardini e parchi

  • Apprendo dal Parco Segantini che nel corso del 2024 e 2025 il Comune procederà al completamento del progetto del parco.
    L’intervento inizia in questi giorni con la realizzazione dell’area fitness (adulti, ragazzi e disabili) e l’area giochi per i bambini più grandi nella zona compresa tra il canneto e la cascina Argelati, dove sono previsti anche nuovi gruppi di alberi e i nuovi percorsi in calcestre attrezzati con illuminazione pubblica, panchine e bidoni della spazzatura. I lavori dovrebbero essere completati entro fine anno.
    Secondo i programmi annunciati, nel corso del 2025 l’impresa procederà alla sistemazione della parte sud del Parco e in particolare dell’area prossima a piazza Belfanti, area ancora priva di alberi e di attrezzature.
    Per info http://www.parcosegantini.it/
  • High line di New York compie 15 anni.
    Un interessante articolo apparso sul new York Times racconta la gestione e manutenzione del parco
    https://www.nytimes.com/2024/06/26/realestate/high-line-nyc.html?unlocked_article_code=1.3k0.VBiz.rZa94cIWmV5j&smid=nytcore-ios-share&referringSource=articleShare

  • Il 15 giugno è stato inaugurato il parco pubblico San Marco di Osio Sotto (BG):
    un progetto di rigenerazione urbana e di comunitàfirmato dallo Studio di paesaggio GPT di Bergamo, una visione innovativa e totalmente diversa del parco pubblico.
    Comunicato stampa00. nota Osio Sotto_Inaugurazione parco San Marco_18 06 2024

Libri

 

Dal mio giardino a Laveno

Con Yoko davanti a Hydrangea serrata ‘Stellata’ che mi dà sempre grandi soddisfazioni

Non è ancora venuta in massa la popillia ma a breve so che mi devasterà, come ogni estate, la mia piccola pergola di vite: è sempre uno strazio assistere inermi a queste devastazioni; ho abbandonato la pratica delle trappole perchè era come invitare per un banchetto tutte le popillia della zona. Proverò di nuovo a spruzzare olio di neem e olio di senape e vediamo se otterrò qualche risultato.

Per il resto grazie alle piogge copiose è tutto un rigoglio.

Una new entry, dono dell’amica Marina, che mi sta dando grandi soddisfazioni:  Clematis texensis ‘Princess Diana’ che sta molto bene con i colori della rosa ‘Dorothy Perkins’ e che dovrebbe fiorire per tutta l’estate

Dopo la grande potatura le ortensie quercifolia lasciano più luce alle piante sottostanti

 

Ho cambiato di nuovo la grande aiuole centrale con tante nandine nane e molte Cleome spinosa, annuale che dà grandi soddisfazioni con fioritura continua fino ai primi geli e che nel corso della stagione cresce fino a creare dei cespugli che sembrano piccoli arbusti. Intorno salvie ornamentali e perovskia

Un’altra aiuola con le fucsie magellaniche, Hydrangea serrata ‘Preziosa’, tanti anemoni giapponesi non ancora in fiore e le foglie porpora di Physocarpus opulifolius ‘Diabolo’, ormai diventato molto grande e che ha fatto una bellissima fioritura primaverile

Sulla parete di sasso Hydrangea petioalris e davanti Loropetalum porpora, fucsia, e Hydrangea ‘Ayesha’

Un’altra Hydrangea ‘Preziosa’ tra le felci e sopra Lonicera Henyi, un caprifoglio sempreverde

Giardini in viaggio Laura Pirovano