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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Il labirinto di Borges all’Isola di San Giorgio a Venezia

In occasione dei 25 anni dalla morte di Jorge Louis Borges è stato inaugurato a Venezia, sull’Isola di San Giorgio il Labirinto Borges, ricostruzione del giardino-labirinto che l’architetto Randoll Coate progettò in suo onore. L’opera, permanente, è visitabile con visite guidate nei giorni di sabato e domenica dalle 10 alle 17 ogni ora.
Per informazioni info@cini.it e sito http://www.cini.it/it/event/detail/6/527

12 e 13 giugno a Milano si vota anche per i referendum ambientali

Si avvicina l’importante scadenza referendaria. Dato che i media ufficiali non hanno dato molto spazio ai referendum e meno ancora a quelli ambientali che riguarderanno la sola cittò di Milano ritengo utile ed oppurtuno pubblicare qui di seguito la lettera/appello di Enrico Fedrighini, Portavoce del Comitato promotore “Milano si muove”

 

Carissime/i,
sono gli ultimi giorni di campagna referendaria e ancora molti nostri concittadini non sanno che il prossimo 12 e 13 giugno, oltre ai quattro importanti referendum nazionali su acqua (2), nucleare e legittimo impedimento, gli elettori milanesi troveranno ai seggi ulteriori 5 schede per i cinque referendum ambientali cittadini, promossi dal Comitato MilanoSiMuove di cui sono il portavoce.

 

I contenuti dei cinque referendum propositivi potete leggerli qui:

http://www.enricofedrighini.it/cinque_referendum_per_una_rivoluzione_verde_a_mi.html
E’ il momento finale e decisivo di una mobilitazione civica straordinaria, iniziata un anno fa e giunta a questo punto decisivo grazie esclusivamente al vostro impegno. Il vento a Milano è iniziato a cambiare a partire dalla raccolta – in poche settimane – delle 25.000 firme necessarie per ottenere la consultazione cittadina, obiettivo raggiunto senza alcun sostegno economico e organizzativo.
E’ il risultato della Milano che non si lamenta soltanto, ma che si rimbocca le maniche per cambiare e migliorare le cose, per tutti.
E’ la prima volta in Italia che una città chiama i propri abitanti a pronunciarsi, con cinque referendum, non su piccole questioni locali (la chiusura di una piazza, la pedonalizzazione di una via…), ma su un vero e proprio nuovo modello di città fondato su verde, bici, trasporto pubblico, energia pulita.
Vi chiedo quindi un’ultima, decisiva fatica: una straordinaria opera di mobilitazione / informazione / passaparola non stop da qui a domenica, attraverso rete, mailing list, Facebook e contatti personali (scuola/casa/ufficio,ecc).
Abbiamo un Sindaco che si impegnerà a realizzare gli interventi per migliorare la vivibilità ambientale nella nostra città (le cinque proposte referendarie sono inserite nel programma dell’attuale amministrazione comunale).
Ma sappiamo che, ad ogni azione avviata per ridurre il traffico e aumentare gli spazi ciclabili e per il trasporto pubblico, corrisponderà una reazione del “partito dell’auto”, legato a lobby e interessi particolari che hanno bloccati negli ultimi 20 anni qualunque tipo di intervento.
Proprio a questo servono i Cinque referendum milanesi: a segnare un punto di non ritorno, a conferire al governo locale una ulteriore forza fondata su una iniziativa civica di natura trasversale, non etichettabile con questa o quella parte politica: i cittadini chiedono di mettere al primo posto la tutela della salute degli abitanti e di costruire insieme una città più bella e vivibile. E lo fanno attraverso la partecipazione attiva e il voto referendario.
Se lunedì sera scopriremo di avercela fatta, nulla sarà più come prima.
Per questo, facciamo tutto il possibile per riuscire a completare quanto abbiamo finora realizzato insieme.

Un caro saluto, e grazie come sempre per quello che state facendo. 

Enrico Fedrighini
Verdi Milano
Portavoce Comitato promotore “MilanoSiMuove”

Chelsea Flower Show 2011: i giardini in mostra

Visitando la mostra si tocca davvero con mano quanto il giardino e le piante siano un tema profondamente e direi democraticamente radicato nella cultura inglese. La marea indescrivibile di persone che ad ogni ora del giorno fin dal primo mattino si riversa al Chelsea, dalla signora chic ma meno atteggiata e mondana della tipologia che capita di incontrare nelle mostre nostrane, alla vecchietta che arranca munita di bastone o additittura stampelle, fino alle famigliole eccitate, è una testimonianza vivente di come sia diffuso il piacere e il sapere nel fare giardinaggio.
Detto questo, la mia impressione sugli show gardens di questa edizione è che, nonostante l’eccellente maestria e complessità delle realizzazioni, le scenografie sofisticate e a tratti eccessive abbiano preso il sopravvento sulle idee e anche sulle esigenze più reali che incontra chi vuole farsi un giardino spesso con poche risorse e con problemi ambientali da affrontare. A volte mi è sembrato che l’eccesso di decori, strutture, elementi di arredo abbiano diminuito la coerenza d’insieme di alcune delle proposte e, anche, il piacere di godere di luoghi che diano un senso di armonia e benessere in chi li frequenta. Forse il potere dei grandi sponsor condiziona e non poco la libertà espressiva dei paesaggisti con il risultato di aggiungere anzichè sottrarre e di proporre soluzioni che suscitano più stupore che suggerimenti e suggestioni.
Proprio per questi motivi ho apprezzato di più alcuni progetti più semplici e minimalisti perchè mi sono sembrati rispondere meglio all’esigenza, da un lato di suggerire ai visitatori soluzioni progettuali alle quali più facilmente ispirarsi e, dall’altro, a quella di dare risposte creative ai problemi ambientali che un giardiniere consapevole ha sempre più a cuore.
Qui di seguito una piccola galleria di immagini con brevi commenti dei progetti che mi hanno più colpito sia in positivo che in negativo.
Tra gli show gardens ho trovato molto bello, sia per l’armonia del disegno che soprattutto per la stupenda composizione vegetale, il giardino firmato da Luciano Giubbilei; anche in questo caso però ho trovato ridondante la scultura in forma di tre grandi sassi.

Giardino di Luciano Giubbilei

In fondo una delle 6 Parrotia persica allevata a ceppaia che punteggiano le varie parti del giardino

In primo piano Nectaroscordum siculum in mezzo a una macchia bianca di Anthiscus sylvestris

Deludente a mio parere il giardino di Cleve West che ha conseguito il premio di “best in the show gardens”; il pensiero del progettista – fondere le tracce del passato con il linguaggio contemporaneo –  non è riuscito a tradursi in un progetto coeso e armonioso e allora le pesanti colonne scolpite di color grigio scuro mi sembrano stridere con la parete gialla con grosse bocche da cui sgorga l’acqua che evocano un poco le architetture di Barragan. Più riuscito il contrasto fra forme topiarie e vivaci composizioni di perenni.

Giardino di Cleve West sponsorizzato dal Daily Telegraph

Giardino di Cleve West

Di nuovo un elemento fortemente scenografico – una sorta di piattaforma-giardino mobile – concepito come grande attrattiva per il pubblico, stride fortemente con lo stile del giardino sottostante firmato dall’irlandese Diarmuid Gavin, tutto all’insegna delle tonalità del verde – tante masse arbustive in grandi forme topiate – e dell’acqua – in tante vasche di corten.

Giardino di Diarmuid Gavin

Giardino di D. Gavin

Anche il progetto di Bynny Guinness, pluripremiata in diverse edizioni del Chelsea, che presentava il tema del giardino utile e produttivo, difetta di un eccesso di particolari decorativi fino a risultare quasi indigesto, nonostante l’indubbia maestria nel disegno di alcuni particolari e soprattutto delle composizioni vegetali.

Giardino di B. Guinness sponsorizzato dallo sponsor ufficiale M&G Investments

Perfetta nella sua semplicità e nella coerenza d’insieme e, soprattutto, rispondente alle caratteristiche che potrebbe avere un piccolo giardino urbano, la proposta di Adam Frost esplicitamente ispirata alle architetture di Frank Lloyd Wright.

Giardino di A. Frost presentato nella rassegna "Urban gardens"

Particolare di una piccola siepe topiata di bosso con geranium blu e una hosta

Tutto giocato gioiosamente sui temi della sostenibilità e del riciclo dei materiali il progetto di Nigel Dunnet che, ispirandosi alla filosofia di William Robinson (inventore del wild garden),  propone per la prima volta al Chelsea un “rain garden”, un giardino cioè tutto basato sul recupero dell’acqua piovana, con molte idee ecologiche e materiali riciclati.

Giardino di N. Dunnett: sullo sfondo la piccola costruzione ricavata da un container per spedizioni marittime

Una delle vasche d'acqua per la raccolta dell'acqua piovana che diventano un bell'elemento della composizione

Poetico, suggestivo e delicato il giardino ideato dal giapponese Ishihara Kazuyuki declinato intorno al tema della rievocazione dei paesaggi della sua infanzia: con tanti piccoli aceri, hosta, pieris, felci e calle; anche qui ho trovato che il piccolo padiglione bianco fosse la parte meno riuscita della composizione. 

Particolare del giardino giapponese

Una piccola cascata d'acqua

Infine una delle proposte più fresche di orto ornamentale quella presentata nel padiglione delle piante da Bulldog Fige con un orto tutto giocato su differenti varietà di cavolo piantati in ordinate file diagonali.

 

L'orto dei cavoli

 

La bella composizione di erbacee perenni nell'orto dei cavoli

Planting paradise: una mostra dedicata ai lavori del paesaggista Tom Stuart Smith al museo di Garden History

 Segnalo una mostra molto interessante che ho visto in quel luogo un pò magico che è il Museum of Garden History di Londra – che ha come sede la chiesa sconsacrara St. Mary-at-Lameth –  con un suggestivo piccolo giardino, che si trova sulle rive del Tamigi non lontano da Westminster Bridge; la mostra sarà aperta fino al 29 agosto (per informazioni si rinvia al sito http://www.museumgardenhistory.org/exhibitions/, per notizie su Tom Stuart Smith rimando al suo sito http://www.tomstuartsmith.co.uk/).
Ecco alcune immagini del giardino

Una descrizione del giardino creato nel 1980 e restaurato recentemente

Giardino del Museo

Un angolo suggestivo del giardino

Una seduta ricoperta da Euonymus fortunei Silver Queen

Una bella successione di siepi di tasso in forma a creare una cortina scenografica

La mostra del famoso paesaggista inglese, pluridecorato al Chelsea Flower Show, oltre all’interesse dovuto ai bellissimi progetti di Tom Stuart Smith, di diverso stile e di scale differenti, si segnala per il modo molto efficace e documentato di presentare il lavoro progettuale di un paesaggista: per ogni lavoro oltre a planimetria e disegni tecnici alcune belle immagini d’insieme e di qualche particolare significativo e a disposizione dei visitatori monitor con alcuni filmati di tutti i giardini con un breve commento.

Walled garden a Broughton Grange Oxfordshire

Giardino privato a Londra: bossi in forma, felci arboree

Giardino interno Hotel Connaught Londra: un albero potato a nuvola, bossi a palla e una piccola serpentina d'acqua

Norfolk garden

Uno dei bellissimi disegni a volo d'uccello opera di Stuart Smith

Chelsea Flower Show: le piante

Cominiciamo con il dire che il Chelsea è la quintessenza del vivaismo e del giardinaggio. The Great Pavillon è forse la parte della manifestazione che mi ha più colpito per la strordinaria professionalità dei vivaisti che qui espongono le loro collezioni con una grande attenzione all’estetica della presentazione. Le piante sono proposte non solo per specifiche collezioni (stupefacenti le varietà di heuchera, tiarella, allium, lupinus, dalie, clematidi solo per fare qualche esempio), ma anche per tipologia di esposizione e contesto ambientale (ad esempio tutta una sezione è dedicata alle piante da ombra).
Qui di seguito alcune suggestioni attraverso una galleria di immagini delle proposte che ho trovato più interessanti.

Anchusa ed Elycrisum

Verbascum Blue Lagoon

Composizione per rocky garden con campanule, sassifraghe, globularia

Dahlia australis

Piccola composizione per un mini giardino acquatico: ninfea nana, myosotis, Anemopsis californica e carex variegato

Clematis Crystal fountain

Una parete di Bacopa

Collezione di Allium

Una collezione di Eremurus

Una collezione di lupini

Nomocharis saluensis una inconsueta erbacea da ombra

All'insegna delle dalie

La straordinaria esposizione di clematidi con una intera galleria di tantissime varietà

Oromatus rosmarinus

Bella composizione di Sambusuc nigra "Black Lace", Scabiosa caucasica e petunie

E poi girando per Londra ecco altre piccole suggestioni

Una vetrina di scarpe e fiori!

Una bella composizione in vaso con Ilex crenata ed edere

Una bella parete vegetale con una massa gialla di Senecio grey

Un altro lato della casa con parete vegetale: qui la dominante rosa è di Centranthus ruber

Chelsea Flower Show: suggestioni di design

Molte le proposte interessanti per ospitare piccoli orti urbani

Contenitori di plastica su una struttura a scaletta

Un contenitore con una struttura per accogliere pomodori o piselli

Interessanti alcune strutture in zinco

Da copiare l’idea di semplici strutture in rete metallica per creare piccoli elementi di topiaria

Infine tante le idee per accogliere gli animali nel giardino

Casette per galline

L'hotel degli insetti!

Un nuovo sindaco per Milano: auguri a Giuliano Pisapia!

La gioia è grande e un piacevole clima di freschezza, di slancio, in cui si sentono liberarsi nuove energie da spendere per la nostra comunità.
Credo che anche noi appassionati e professionisti del verde dobbiamo avere un ruolo nel proporre alla nuova giunta idee e nel dare il nostro contributo.
Invito tutti coloro che visitano il mio blog e hanno suggerimenti a contattarmi

Laura

Campagna Pisapia: ultime istruzioni

Sul sito di Pisapiaxmilano trovate a questo link http://www.pisapiaxmilano.com/la-campagna-la-facciamo-tutti-noi/ tutte le istruzioni per partecipare alle prossime azioni in vista del ballottaggio il 29 e 30 maggio.
Importante:
– può partcipare al voto del ballottaggio anche chi non ha votato al primo turno
– per esprimere il voto fare una croce solo sul nome del candidato sindaco Giuliano Pisapia e assolutamente non contrassegnare i simboli dei partiti: il rischio è l’annullamento della scheda!

Orticola e dintorni

Prima di andare all’inaugurazione di Orticola ho fatto un salto a vedere la deliziosa installazione che Stefania Fanchini e Giovanna Greco di Archiland hanno realizzato con VerdeCrea al nuovo Sushi di Piazza Cavour: Green fish, dal divertente e irridente logo sotto forma di un pesciolino con un bel cavolo come cappellino. Sopra l’ingresso del ristorante una piccola parete vegetale (permanente) composta da rosmarino prostrato, edere e viburno tino e ai lati due inserti (effimeri, purtroppo) con tasche che accolgono aromatiche, fragoline e piccoli ortaggi. Nell’insieme una composizione molto ben assortita, vivace e assai piacevole.

Alla prima serata di Orticola tra le tante dame con cappellini fioriti di varie fatture e molti strati una signora più spiritosa esibiva un casco fiorito!

Come già nelle edizioni precedenti si può notare come molti vivaisti sappiano ormai presentare le piante con grande attenzione alle composizioni per forma e colore; tra questi l’Erbario della Gorra spicca sempre per la bellezza delle sue scenografie vegetali

Anche le composizioni di perenni di Didier Berruyer de Il Giardino vivace sono sempre molto affascinanti: in questa immagine un accostamento molto naturale ma prezioso di Geum, Stipa e Nepeta

Un vivaio assolutamente interessante per le sue collezioni di felci, restionacee ed erbacee da ombra è Central Park che presentava una scenografia molto riuscita di muschio, sassi grigi su un fondale nero; tra le piante esposte ho apprezzato un Thalictrum insolitamente grande della specie rockbrunianum.

Bellissima la collezione di pelargoni aromatici del vivaio catanese Malvarosa

Molto belle le clematidi del vivaio Valleversa

Il vivaio Coccetti di Lisanza ha presentato una interessante collezione di trachelospermum rustici per la quale ha ricevuto un premio dalla giuria

Molto riuscita la composizione presentata dal Susanna Magistretti per Cascina Bollate: una Rosa omeiensis dalle incredibili enormi spine rosse in un barile riconvertito a contenitore

 

Per gli amanti delle hosta da segnalare il vivaio Mauro Zanelli di Montichiari (BS) che propone una bella collezione di mini hosta

Ecco infine una piccola selezione di piante che ho trovato interessanti e da tenere presenti

Anemopsis californica

Nymphaea Black Princess

Cornus alternifolia argentea

Rosmarinus officinalis Cascade D'Orleans

Sysyrinchium angustifolium

Verbascum chaixii Gainsborough

Weigelia Ruby Red

Infine qualche piccola idea in tema di contenitori per piccoli orti, come le strutture di vimini intrecciato su supporto di ferro proposte da Celui qui tresse

O le ceste in castagno per mini orti

Sempre in tema di orti, tema di gran moda è stato esposto anche un complicato ingranaggio per orti rotanti!

Tra i contenitori molto belle le vasche  per acquatiche in corten proposte da Eta beta

Infine Ingegnoli ha esposto la nuova collezione di vasi Ehlo, tra cui una interessante soluzione per vasi in plastica disponibili in molti colori da inserire a cavallo delle ringhiere dei balconi 

Giardini in viaggio Laura Pirovano