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La planimetria del nuovo giardino di Monte Ortigara a Porta Vittoria
L’area è quella dell’ex scalo di Porta Vittoria dove avrebbe dovuto sorgere la BEIC (la Biblioteca europea) di cui ormai si è persa ogni traccia e che è rimasta a lungo in stato di desolante abbandono.
Con il passaggio di proprietà a Progetto Vittoria Real Estate, riferibile a York Capital, è ripartito il cantiere dell’area che era rimasta incompleta e che ospiterà due parchi pubblici.
Il primo, nella zona delimitata da viale Umbria, via Monte Ortigara e via Cervignano, sarà grande circa 30mila metri quadri e diventerà un giardino di zona, con attrezzature per bambini e passeggiate. Mentre una seconda parte sarà realizzata nel tratto di 10mila metri quadri tra via Cervignano e viale Molise, con attrezzature sportive. Per questa parte comunque manca ancora un progetto definitivo. In pratica si creerà un asse verde che si svilupperà dal parco Formentano (largo Marinai d’Italia) fin oltre viale Molise. https://blog.urbanfile.org/2018/12/12/milano-porta-vittoria-presentato-il-parco-che-riscattera-il-quartiere-abbandonato/
Ecco alcune immagini del cantiere
Nuovo parco Porta Vittoria: sullo sfondo portali in corten e in primo piano distese di rose rugose (forse)
Nuovo parco di Porta Vittoria: alcune aiuole con piccoli alberi (ulivi o Pyrus salicifolia Pendula)
Nuovo parco di Porta Vittoria: sullo sfondo area giochi
Nuovo parco di Porta Vittoria: lungo la via Monte ortigara piccole collinette che creano un piacevole movimento
Next-City-Lab (promotore) e l’Associazione Archiforum (sviluppo e gestione) – in collaborazione con l’Associazione Arketipos che organizza il Landscape Festival – dà vita alla prima edizione del Premio Internazionale per il Paesaggio. International LAND AWARD, riconoscimento con cadenza biennale nato per premiare l’eccellenza e il valore di progetti realizzati che rappresentano un contributo significativo nel dialogo tra natura e artificio. Scopo del premio è quello di far crescere la sensibilità nella trasformazione dei luoghi dell’abitare, incentivando un equilibrato rapporto tra natura e intervento dell’uomo per contribuire a una migliore qualità di vita per le persone.
Le iscrizioni sono aperte fino al 30 marzi 2022. https://landaward.it/application/
A EUROFLORA 2022 MICROPAESAGGI, IN GARA DIECI PROPOSTE CREATIVE DI ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO. Il 22 aprile l’esame di una giuria di esperti. La premiazione venerdì 6 maggio alle 15. Micropaesaggi a Euroflora 2022 020322
Corsi e seminari
16 marzo 2022, ore 17.30, Italia nostra sezione Milano organizza una conferenza di Edo Bricchetti, storico e architetto su ‘I borghi del naviglio piccolo’. Sulla piattaforma zoom. Per iscrizioni scrivere a milano@italianostra.org.
12 marzo-9 aprile 2022, corso di pittura botanica “Le prime fioriture dell’anno” – Dipingere dal vero fiori e foglie primaverili all’Orto Botanico di Brera. Sabato pomeriggio sotto la guida della pittrice botanica Margherita Leoni.Il corso è rivolto a chi intende avvicinarsi alla pittura botanica, in 4 lezioni con il seguente calendario:sabato 12 marzo: osservazione, raccolta, disegno; sabato 19 marzo: prime stesure ad acquerello; sabato 2 aprile: dipingere fiori e foglie; sabato 9 aprile: dipingere fiori e foglie:
Per info e iscrizioni scrivere a ortobotanicodibrera@unimi.it
23 aprile 2022, nell’ambito della manifestazione Nel Segno del giglo alla Reggia di Colorno, Conversazioni su ‘I giardini perduti’: Massimo Venturi Ferriolo, Giuseppe Baldi, Carla Benocci e Laura Pirovano
8-14 maggio 2022, Stage di acquerello con l’artista Alessandra Bruno sul Lago di Bolsena. Invito Bolsena Maggio 2022
1-2 settembre 2022, The Beth Chatto Symposium 2022 sul tema ‘Rewilding the mind’: Sarah Price, Professor Dave Goulson, Professor Alastair Driver, Dan Pearson, Fergus Garrett, Tom Stuart-Smith, Errol Reuben Fernandes, John Little, Dr Wei Yang and Ton Muller….University of Essex. Per info e iscrizioni https://www.bethchatto.co.uk/symposium-tickets/symposium-2022.htm
Fiere e vivai
12-13 marzo 2022, ‘Ritorno alla primavera’ al vivaio Priola di Treviso. Per info https://vivaipriola.it/
12-13 marzo 2022, Fiori in villa.15° Rassegna Artigianale, Artistica e Floreale ispirata alla Natura,Villa Corvini e Parco a Parabiago (MI). Per info http://www.mostra-arteenatura.it
12-13 e 19-20 marzo 2022, Cannero Riviera ospiterà la quindicesima edizione de “Gli Agrumi di Cannero Riviera”, manifestazione che torna sulle rive del Verbano dopo due anni di stop forzato. per info https://agrumidicannero.it/
21-22 aprile 2022, torna in presenza la prossima edizione con un vero progetto di Restart il Forum Internazionale ECOtechGREEN – ECOLOGIA TECNOLOGIA VERDE dedicato al Progetto del paesaggio e alle Infrastrutture Verdi che si svolgerà nel Centro Congressi della Fiera di Padova. Per iscrizioni https://paysage.it/iscrizione-ecotechgreen/
23-25 aprile 2022, Borgo plantarum, Borgo Antico le Viole di Telarolo di Castellarano (RE). Per info https://www.borgoplantarum.com/
5-8 maggio 2022, ritorna Orticola ai Giardini pubblci di via Palestro a Milano. Info https://www.orticola.org/
14-15 maggio 2022, I frutti del castello al Castello di Paderna a Pontenure (PC). Orario: sabato 14 e domenica 15 maggio, dalle ore 9.00 alle 19.00.
L’ingresso a I Frutti del Castello è con biglietto di 8 euro. IFruttidelCastelloEdizionePrimavera2022
A Villa Tiepolo Passi è nata l’Accademia dei Campi®, workshop di pittura, tessitura, giardinaggio, yoga, camminata sensoriale, cucina e cacce al tesoro per piccolissimi con i loro genitori. Per info https://www.villatiepolopassi.it
Le Château et le Parc Historique de Chaumont-sur Loite (collections et œuvres d’art contemporain) sono aperti tutti i giorni 10h00-18h00. Il Centre d’Arts et de Nature de Chaumont-sur-Loire apre una nuova pagina della sua storia artistica. Grazie all’inaugurazione, nell’ala Est del Castello, di una galleria digitale permanente che presenterà creazioni di grandi artisti ccontemporanei. Per info https://domaine-chaumont.fr/
Libri
Nuove uscite
– Valentino Mercati e Stefano benvenuti, Malerbe amiche. La biodiversità e il futuro del pianeta, Aboca edizioni, 2022
– I Segni del paesaggio, la via Appia e i Castelli della Campania, Electa, marzo 2022
– Grandi Giardini italiani. L’essenza del Paradiso, Franco Maria Ricci editore, aprile 2022. Con un saggio di Delfina Rattazzi
– Marta McDowell, Emily Dickinson e i suoi giardini, Ippocampo, 2022
– Marco Biraghi e Adriana Granato, L’architettura di Milano. La città scritta dagli architetti dal dopoguerra ad oggi, Hoepli, 2022
25-28 luglio 2022 (soggiorno breve) 25-30 luglio 2022 (soggiorno completo)
Presolana la regina delle Orobie, trekking con Stefano Mazzotti Presolana la regina delle Orobie – luglio 2022
La straordinaria parete lavica che costituisce il fulcro del giardino in posizoine stupenda sul golfo di Catania
Accoglienza squisita per la visita di questo giardini molto particolare guidati dalla sua proprietaria che ne è stata l’artefice.
Il giardino di Giulia Gravina, grande appassionata di piante e socia attiva dell’Etna Garden Club catanese, è davvero un luogo molto particolare dove la memoria dell’antico cratere vulcanico è così viva e dialoga in maniera sorprendente con la ricchissima e colorata vegetazione mediterranea. Strutturato per una estensione di circa mezzo ettaro in alcuni terrazzamenti tutti con un affaccio a 360° sul mare ed una magnifica esposizione solare, accoglie una bellissima vegetazione di cisti, agavi, aloe, pelargoni odorosi, lantane, euforbie, iris, cycas, agrumi.
La scelta delle piante, su suggerimento del paesaggista siciliano Ettore Paternò, è stata quella di privilegiare vegetazione che si accontenta di poca acqua, in felice sintonia con le ultime tendenze del giardinaggio.
Il giardino, che si trova a Valverde (Catania), è visitabile a pagamento e previa prenotazione contattando la proprietaria cell. 335/6473722.
Ecco una piccola galleria di immagini che spero vi diano le suggestioni che ho provato nel visitare questo luogo magico e indimenticabile.
Il panorama dal giardino affacciato sul golfo di Catania
Macchie di Agave attenuata circondano la piccola scala che conduce all’agrumeto
Una seduta Liberty ai piedi di un albero di Jacaranda
Un angolo scenografico al piede della parete di rocce vulcaniche
Uno dei percorsi del giardino con pavimentazione di ghiaia e inserti di traversine in legno
Particolare dei vecchi muri a secco e della piccola scala di pietra
Sullo sfondo la fioritura luminosa della bignonia
Una cascata di Lantana montevidensis sul vecchio muro a secco
La grande pergola davanti alla casa ricoperta da Rosa banksiae ‘Lutea’; di lato i colori autunnali di Koelreuteria paniculata e al piede la fioritura violetta di Salvia leucantha
Yuki Ikeguchi, architetta partner di Kengo Kuma and Associates ha parlato di “architettura biofilica”, per il nuovo insediamento “edificio-giardino pensile”.
Così ha definito le finalità del nuovo progetto, che vedrà la luce nel 2024, in occasione della presentazione alla Triennale di Milano “prevede l’uso di elementi organici e naturali che stimolano i nostri sensi e assecondano la nostra tendenza a trovare comfort e ispirazione nei contesti naturali. Si tratta di uno spazio architettonico completamente integrato con la vegetazione e realizzato in materiali organici. Gli elementi naturali nell’architettura, come vegetazione, luce, aria e legno stimolano i sensi e fanno la differenza sul posto di lavoro, sullo stile di vita e migliorano la salute fisica e mentale, oltre che la produttività”.
La vegetazione sarà collocata all’interno dei vari cortili previsti, oltre che nel sistema di serre e di terrazze, che sono state concepite come “estensioni degli spazi esterni” e accoglieranno “orti, giardini fioriti, camminamenti” accessibili a tutti.
Vi consiglio di accedere al canale youtube di Garden Master Class per poter vedere ed ascoltare le video lezioni organizzate durante il periodo della pandemia da Noel Kingsbury e Annie Guilfoyle.
Una trentina di interessanti video che spaziano da Great Dixter raccontato dal suo curatore Fergus Garret, a Tom Stuart Smith che ci racconta il suo giardino, alle conversazioni tra Noel Kingsbury e Nigel Dunnet a Tom Brown che racconta i bellissimi West Deans gardens, fino a Mauro Crescini di Valfredda.
Davvero spettacolari i prati fioriti del parco milanese Biblioteca degli alberi: sono superfici molto estese (più di 8000 mq) e in questo momento – in coincidenza con la riapertura dei parchi – sembrano dei quadri di impressionisti. L’effetto così bello è dovuto alla grande varietà di specie tipiche delle nostre praterie di campagna, non solo annuali e biennali ma anche perenni.
Per avere una lista delle specie utilizzate andate al link https://bam.milano.it/the-park/collezione-botanica/
Prati fioriti BAM
Prati fioriti BAM
Per facilitare il distanziamento sociale sono stati disegnati nei prati destinati ai visitatori dei cerchi con lo spray che sembrano voluti motivi di land art!
BAM: i cerchi nei prati
Approfittando della bella giornata e della nuova riapertura dei parchi sono andata a visitare il nuovissimo parco Cascina Merlata nel nuovo quarture UpTown che sorge di fronte all’omonima cascina e si estende fino all’area Expo: circa 10 Km di percorsi ciclo-pedonali, aree gioco e zone per cani. Il parco è stato progettato dai paesaggisti Giovanna Longhi e Franco Giorgetti e realizzato da Peverelli.
A ricordo del passato agricolo della zona è stato costruito un canale d’acqua con piante palustri, mentre il centro del parco è lasciato ad una vasta distesa di prato.
Tra le specie utilizzate molti Cotinus coggygria ‘Royal purple’, Cytisus ‘Zeelandia’, Spartium junceum, dalla bella fioritura gialla, Lavandula angustifolia. Tra gli alberi – concentrati lungo il perimetro- salici, frassini, querce, robinie, celtis e tra quelle esotiche liquidambar, Koelreuteria, gleditzia. Sul numero di maggio di Gardenia un bel servizio firmato da Cinzia Toti.
Planimetria del Parco di Cascina Merlata
Uno dei percorsi interni del Parco di Cascina Merlata
Nelle pozze d’acqua alcuni aironi
Il grande prato centrale. Parco Cascina Merlata
Lungo il canale d’acqua con piante palustri. Parco Cascina Merlata
Del libro, appena pubblicato, mi è piaciuto molto, come peraltro anche nel giardino, l’equilibrio tra desiderio di naturalezza (il boschetto dei noccioli e il piacere, così ben descritto, di calpestare le foglie come ci capita nei sottoboschi) e la ricerca continua di un dialogo con i grandi temi dell’arte e della storia dei giardini. I riferimenti ‘colti’ non sono mai voluti ma sempre autentici come il richiamo alla porta di Micene per descrivere il passaggio triangolare formato dai rami nel viale dei noccioli. Sempre in questo punto del giardino la costruzione del doppio filare di noccioli è stata pensata rievocando gli spazi coperti di verzura.
Ne emerge un autentico amore per la natura, i cicli delle stagioni, le tante piccole suggestioni colte osservando il giardino nelle diverse pre del giorno e nel contempo il desiderio di disegnare momenti o luoghi di artificio che, però, non sono mai fuori contesto, ma che possomo dialogare con il paesaggio.
Ho trovato piacevole nel libro l’altalenarsi tra i ricordi poetici dell’infanzia e i richiami più colti ed elaborati alla storia del giardino e alla propria competenza di architetto capace di dare ordine allo spazio. “Nel momento in cui si progetta un giardino con razionalità” ci racconta l’autore “si crea una certa distribuzione degli spazi, si immagina quale suggestione potranno creare, si decide quali specie di piante mettere, si pensa che dopo la galleria vegetale ombrosa ci debba essere la luce e un piccolo specchio d’acqua che ricorda, per un verso, certi giardini borghesi e per l’altro il gorgoglio dell’acqua di certe pozze naturali. Ma il nostro inconscio va a ritroso e ricorda le passeggiate furtive nel bosco-giardino, con lo slargo di luce e l’acqua, rammenta poi il sentiero che prosegue oltre, proprio come avviene qui.”
Quando Giorgio Perino ci racconta della sua difficoltà a stare tranquillo a leggere negli spazi per questo pensati nel suo giardino, mi riconosco in pieno e credo che molti lettori giardinieri si possano identificare. “Mi sembrava il posto ideale per leggere, ma non è stato così e dopo alcuni tentativi ho rinunciato: appena aprivo un libro mi accorgevo di quanti lavori ci fossero ancora da fare lì intorno; chiudevo il libro e mi mettevo all’opera”.
La sapienza dell’architetto emerge nel capitolo dedicato alla prospettiva che ci racconta, ad esempio, come è stato progettato il viale dei noccioli che farlo apparire più lungo del reale oppure come è stato realizzata la frana dei bossi, collocati disassati lungo un pendio.
E’ sempre rischioso parlare dei propri giardini, si finisce spesso per raccontare cose che per il lettore risultano poco interessanti anche per la sua difficoltà ad immaginare quello che l’autore conosce così bene e che ha quotidinamente sotto i propri occhi.
Questo è un rischio che l’autore ha saputo evitare completamente riuscendo ad ideare una narrazione che ha il potere di restituirci i tanti aspetti del processo creativo, le tante fonti di ispirazioni e a farci capire quanto sia difficile ma anche affascinante e originale questo percorso, che, in un certo senso, non ha mai fine.
In appendice al libro una serie di bellissimi schizzi progettuali delle diverse parti del giardino.