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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Letto per voi. Vivian Lamarque, L’amore da vecchia

 

Vivian Lamarque, L’amore da vecchia, Mondadori-Lo Specchio, 2022, 148 pp., 18 euro

Ironia e leggerezza (profonda) si colgono fin dalla copertina con quel filo rosso che allude alla poesia nel retro della copertina che recita “Finito, già finito/l’incantato tempo dei rami in fiore?/Come quando/sul più bello del ricamo/finisce il filo da ricamo?”

Ho sempre trovato irresistibili le poesie di Vivian Lamarque, piene di grazia, naturalezza, capacità di sintesi e di raccontare le emozioni attraverso metafore che spesso alludono al mondo della natura.
In questo suo ultimo lavoro si coglie una profonda empatia con la vita, in tutte le sue forme e una vitalità che non è scevra di dolore e malinconia. “Lingua poetica dell’intelligenza” l’ha definita con grande verità Roberto Galaverni che ne ha fatto un’ottima recensione sul Corriere della sera del 13 novembre.

Confondere i nomi degli amanti è un pò come confondere rami e mani, colore delle foglie e dei capelli, come se ” presto saremo boschi tutti quanti assieme?”.  E d’altra parte l’agrifoglio è un pò come il fidanzato che “ha foglie verdi meravigliose/ma quando punge con le sue spine/la neve bianca la neve esangue/diventa rossa come un sangue”.
Come sono rari e delicati i fiori “d’azzuro chiaro” così “D’azzurro chiaro tinti/pochi anche i pensieri:/ma per il tempo di questa poesia/duri l’azzurro – più che in cielo neve”.
Al cimitero lo sguardo della poetessa è malinconico ma attento ai particolari più minuti della vita e dei nostri piccoli gesti di cura “E’ cosa equa nei cimiteri/togliere l’acqua ai fiori finti/e darla ai fiori veri”. E nel ‘Requiem vegetale “Nessun rumore/nessun funerale/come quando/un ago di pino/cade/dall’albero/di natale,”
Nelle case degli uccelli “si entra senza chiavi, muniti solo di ali”.
Bellissimo e così puntuale lo sguardo sul paesaggio marino “Dopo un pò/che lo si guarda/il mare/può capitare/di non saper più/dove guardare/è tutto uguale./Ci vorrebbe/una siepe/per immaginare.”

Tra le altre ho trovato una meraviglia la poesia dal titolo ‘Da bere, con il bicchiere’

A volte a qualche sua pianta
preferita, per festeggiare
dà da bere con il bicchiere
le pare le faccia più
piacere, come un darsi
del tu dopo anni di cauti
pronomi, inaffiatoi
distanziati, educati.
come dirle: oggi ho scelto
te, per le altre, non ce n’è.

Ma anche la delicata descrizione delle betulle della Biblioteca degli alberi

Puoi incontrarle a gruppi
capelli bianchi e occhi di neve
ridono tra loro le strane giovinette
coprendosi le bocche con le mani
dei rami. Se ti avvicini si fanno mute
e scontrose, ma quando dal nord
le raggiunge un vento di tramontana
gli danno subito del tu, fermati gli dicono
notizie? novità? E gli affidano
1 legnetto e 2 foglie ovate
sono le loro cartoline
verranno recapitate?

Vivian Lamrque ha partecipato a Bookcity:
– sabato 19 alla Triennale Lab

Il prossimo appuntamento con Vivian sarà il 26 novembre alle 18 a Firenze alla Libreria Brac in via dei Vagellai 18/R
Una bella recensione di Nicola Gardini sul Domenicale del 27 novembre 2022 RECENSIONE SOLE 24 ORE 27 11 2022

 

 

 

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