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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Novità da Cascina Bollate, il vivaio del carcere di Bollate

Crediti Cascina Bollate

Volentieri pubblico le ultime novità da Cascina Bollate.

Sabato 2 marzo dalle 9 alle 13 riprende “Giardinieri per un giorno”. Per prenotare mail a info@cascinabollate.org. Numero massimo 30 persone. Non sono ammessi bambini e cani

Ecco il comunicato di Cascina Bollate

[Giardinieri per un giorno] Avevamo un’usanza, prima del Covid, ed era quella di fare del vivaio – almeno in certe occasioni – un luogo di conoscenza oltre che di vendita delle piante. Siamo finalmente usciti dal torpore dell’isolamento (che in carcere è la pena più pena di tutte) e abbiamo deciso di ricominciare con ‘Giardinieri per un giorno’. Se fossimo fiscali diremmo Giardinieri per mezza giornata, ma volete mettere? In realtà si comincia alle 9 e si finisce intorno alle 13, tutti i primi sabati del mese (per ora 2 marzo, 6 aprile, 4 maggio e 8 giugno).  Le prime due ore circa sono dedicate a una sorta di corso di giardinaggio pratico informale (si parlerà di un argomento specifico: dai trapianti e nuovi impianti alle potature, dalla riproduzione delle piante alle malattie più comuni, etc etc). Il 2 marzo al centro ci sarà il passaggio alla primavera: concimi, trapianti, nuovi impianti. Anticipiamo la domanda: e le potature? Tempo scaduto: ma almeno vi spiegheremo perché. E si farà esperienza concreta lavorando insieme ai giardinieri di Cascina Bollate. Alla fine, un giro in vivaio. Poi tutti a casa. Sperando che portiate con voi un bagaglio di chiacchiere, cazzeggio e scambio di informazioni tra giardinieri appassionati (onore eterno a Rudolf Borchardt per il suo libro-cult). Perché saltabeccheremo tra la lamentela (e che giardinieri saremmo se non fossimo anche un po’ lagne?) e la saggezza del lasciar fare alla natura. Storie di ordinario giardinaggio. Che speriamo siano il preludio anche per un giardino (terrazzo, balcone? vale tutto!) ordinario, che lo straordinario un po’ ci ha rotto le scatole. Ovvero un giardino normalmente bello, normalmente sano, normalmente manutenuto. Un luogo dove giardino e giardiniere reciprocamente trovino pace.

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Giardini in viaggio Laura Pirovano