search

Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Lavorare con la natura: incontri organizzati da Italia nostra di Milano

Molto interessante il ciclo di incontri organizzato da Italia Nostra Milano nord e intitolato “Lavorare con la natura” che si è articolato in 3 appuntamenti a fine gennaio, a febbraio e marzo 2016.

L’idea di questa iniziativa quella di offrire la testimonianza di diversi professionisti che incarnano le tante professionalità legate alla natura. Finalmente qualcosa di molto concreto che può offrire ai giovani spunti e suggestioni per immaginare un lavoro a contatto con la natura. Nei tre incontri hanno portato la propria esperienza giovani paesaggisti, tree climber, giardinieri, biologi marini e vegetali, illustratori botanici, ortoterapisti, artisti, raccoglitori di semi e altro ancora.
Senza pretesa di fare resoconti annoto qui velocemente alcune testimonianze degli incontri di febbraio e marzo che mi hanno colpito.

Una giovane progettista con i fiocchi è Elena Stevanato (già premio Taverna 2012), una dimostrazione di come ci siano tra i giovani oggi curricula davvero molto interessanti. Elena in particolare, figlia di un topografo e di una giardiniera collezionista di ortensie (quindi dalla grande alla piccola scala), dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano, ha conseguito un master di Landscape all’università di Chicago e il diploma alla prestigiosa scuola del paesaggio di Versailles; ha avuto una esperienza molto ricca e anche dura presso uno studio americano lavorando con progetti a scala davvero grande in giro per il mondo (Cina, Emirati arabi….). Dopo questa esperienza ha deciso di tornare a casa e ora vive e lavora – nella campagna bresciana. Complimenti Elena! Per vedere i suoi progetti vedi http://www.elenastevanato.it/.

Molto interessante la testimonianza di Emanuela Pedrazzini, biologa che ha parlato del suo lavoro di ricerca su “Planting molecular pharming” che in parole povere significa l’integrazione fra biologia vegetale e farmacologia per utilizzare le piante come fabbriche di medicinali, soprattutto vaccini per i paesi terzi, anticorpi e biocarburanti. Tale produzione è a basso costo e può essere uno strumento utilissimo a fini umanitari.

Mattia Pestalozza, giovane tree climber ha raccontato la sua formazione e la sua esperienza “da un gioco da ragazzi ad una professione”, molto seria e anche molto richiesta dal mercato

Un land artist che mi ha molto colpito è Marco Nones, che vive e lavora in val di Fiemme e oltre alla sua produzione artistica ha dato vita al progetto “Respirart”, che coinvolge ogni estate diversi artisti da tutto il mondo (http://respirart.com/). Nones oltre che con il legno lavora con il ghiaccio creando soprendenti sculture effimere ma molto suggestive. Ecco alcune immagini

Scultura di ghiaccio “Sotto zero”

Marco Nones, “La felicità del silenzio” opera dedicata alla poetessa Alda Merini

“High Skyline” triangoli di ghiaccio in val di Fiemme

Marco Nones, scultura con betulla esposta a Praga

Marco Nones, scultura di betulla

Infine Valerio Gallerati ci ha raccontato la sua esperienza di raccoglitore di semi per conto della Forestale. Gallerati ha poi creato il vivaio Vitaverde (Gagliera BO), specializzato in piante legnose per il rimboschimento. Per saperne di più vi segnalo il piccolo libro “Il raccoglitore di semi” edito da Mestri di giardino. Per maggiori info sul vivaio http://www.vitaverde.it/

Commenti (1)

  • Avatar

    donatella lupo

    |

    magnifiche le foto di Nones !

    Rispondi

Lascia un commento

Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.

Giardini in viaggio Laura Pirovano