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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Riflessioni dalla foresta amazzonica, di Michele Maino. Marzo 2023

FOTO MICHELE MAINO

Ospito con piacere queste riflessioni di Michele Maino dalla foresta peruviana accompagnate dalle sue bellissime immagini fotografiche.

La dieta di piante maestre 

La “dieta” è una pratica dello sciamanesimo vegetalista dell’Amazzonia che consiste in un ritiro di vari mesi, seguendo restrizioni alimentari, comportamentali e sociali, durante il quale si assume una pianta per integrarne lo spirito affinché porti guarigione, fisica, mentale e spirituale, insegnamento e guida.

Giorno dopo giorno, via via che il mio ospite, lo spirito della pianta, si acclimata dentro di me e condivide con me i suoi affinati sensi di vegetale, la mia sensibilità si acuisce, il mio sguardo penetra sempre più a fondo negli stratificati veli arborei di cui è tessuta la selva come se fossi sempre più in risonanza con la natura, vibrando, per simpatia, alla sua stessa frequenza. Laddove il giorno prima, con la medesima attenzione, non vedevo altro che una spessa e amorfa massa di vegetazione, oggi riesco a scorgere, negli interstizi tra le foglie, nelle cavità dei tronchi, nelle increspature dei petali, nelle grinze della corteccia, negli anfratti del suolo, ora qui una gemma, ora là un germoglio, ora qui un minuscolo seme, ora là l’iridescente filamento d’un fungo, e più oltre ancora fino all’occulto reame degli insetti e delle muffe, come se progressivamente sempre nuove cortine si levassero e nuovi mondi emergessero dall’indistinta matrice del terriccio, dischiudendosi alla vista.

I sensi che si espandono permettendomi di notare dettagli sempre più minuti e imperscrutabili nella natura sono l’eco di un parallelo fenomeno che, sempre grazie al mio ospite, ha luogo dentro di me e cioè l’acuirsi della percezione che mi consente di auscultare con sempre maggiore precisione i recessi della mente e di scandagliare sempre più in profondità gli enigmi dell’universo.

Come le recondite forme che affiorano dall’arcano cuore della selva, la sagoma dentellata di un minuscolo petalo, la curva di un turione di felce, il ritorto merletto del viticcio d’una liana o la simmetria stellare di un fiore in boccio, compongono, come altrettanti misteriosi glifi, solenni iscrizioni nella primordiale lingua della foresta, così i reperti portati in superficie dallo scavo interiore, ricordi, emozioni, pensieri, e il precipitato dei vagabondaggio extracorporei, rivelazioni, simboli, intuizioni, ricompongono dentro di me l’ancestrale codice di quella filosofia perenne che i filosofi rinascimentali chiamavano prisca teologia, e cioè la primordiale e universale sapienza regalata agli uomini in epoche antichissime dal mondo celeste e che contiene le regole del vivere semplicemente e in accordo con la natura e con il divino.

Michele Maino, che trascorre ogni anno lunghi periodi nella foresta pluviale del Perù, pratica e divulga lo sciamanesimo vegetalista amazzonico. È autore del libro La Foresta interiore, viaggio iniziatico tra le piante e gli spiriti dell’Amazzonia. https://www.youtube.com/watch?v=0XHSS4fIHKY

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

FOTO MICHELE MAINO

 

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