Cornovaglia seconda puntata: i giardini
I giardini che ho visitato sono quasi tutti “Spring gardens”, un trionfo di rododendri, magnolie e camelie di tantissime specie e varietà e molti assolutamente monumentali e di straordinario effetto scenografico. Detto questo dopo un pò devo dire che non ne potevo più di rododendri e compagnia e mi è venuto in mente il modo buffo di chiamarli della mia amica paesaggista Silvia Ghirelli che dopo un viaggio in Cornovaglia diceva “Basta ronfodendri”!
Molti dei giardini sono stati creati da ricchi collezionisti e cacciatori di piante e ciò rende le loro raccolte di straordinario valore botanico, anche in alcuni casi quello che manca a mio parere è una attenzione al plant design: in molti casi si ha l’impressione di grandi raccolte botaniche piuttosto che di giardini.
Inoltre in alcuni dei giardini che ho trovato più interessanti come Heligan o Trebah, l’impianto vegetale meriterebbe una visita in estate per apprezzare meglio ad esempio la straordinaria valletta dedicata alle Gunnera manicata e circondata da sterninate macchie di ortensie, oppure per poter cogliere appieno le tante fioriture delle primule (bulleyana, boesiana, japonica, helodoxa…) lungo i corsi d’acqua a Treinwaiton e in altri luoghi.
Ho apprezzato molto le tante parti boschive con elle composizioni davvero molto belle di piante da sottobosco: Symphitum, Pulmonaria, Epimedium, Erytronium, solo per fare qualche esempio. E poi tante tante gigantesche felci arboree che io adoro. Dato il cima molto particolare nei giardini ci sono molte piante esotiche e tropicali e in generale vegetazione che nei nostri climi al nord d’Italia è difficile acclimatare, penso agli Echium al Geranium maderense…
Ecco alcune immagini

Barbara Hepwoth Sculpture garden a St Ives; il giardino accompagnava lo studio della cultrice inglese, una delle maggiori del ‘900 ed è collegato alla locale succursale della Tate Gallery che ospita mostre tenporanee di pittura e fotografia

Bosvigo House, un giardino privato con interessanti scenografie vegetali un pò diverse da quella consuete degli spring gardens

Nella parte boschiva del giardino tantissime varietà di una bellissima tappezzante da ombra Eytronium

Chygurno garden, un piccolo giardino privato tutto disegnato a balze che scendono fino al mare; la foto rende bene la nebbiolina che mi ha accompagnato queasi tutta la settimana

Trebah è un giardino di grande scenografia con l’acqua che scorre in vari modi lungo tutto l’asse centrale fino a raggiungere il mare con bellissime prospettive

Trebah, la valletta con le Gunnera manicata che in questo periodo dell’anno stanno aprendo le loro gigantesche foglie

Glendurgani è un giardino molto vicino a Trebah e si può raggiungere partendo dalla spiaggia. Qui un insolito gazebo ricavato utilizzando una barca

L’elemento più notevole del giardino di Glendurgan è il labirinto realizzato negli anni’30 con forme sinuose di lauroceraso: chissà se Wirtz lo conosce perchè richiama molto il suo stile topiario.

Un’altra immagine più ravvicinata del labirinto che è stato collocato su una collina e che per questo risulta ancora più scenografico

Tremenhere, un giardino con sculture giocato in una parte molto selvaccia e ombrosa con felci arboree e una parte più soleggiata con succulente e restionacee
Informazioni pratiche
Un garden tour operator che include tra i suoi programmi la visita dei giardini della Cornovaglia è la Manchester Language School con la guida scientifica dello storico dei giardini e appassionato botanico Michaeljon Asworth. http://www.manchesterlanguageschool.co.uk/Pages/EnglishHolidayCourses/EnglishGardenTours/course.htm
Per avere informazioni sui giardini della Cornovaglia si possono consultare i siti http://www.greatgardensofcornwall.co.uk/ e http://www.cornwallgardentours.co.uk/cornish-gardens-a—z.html
Tags: Giardini Cornovaglia
Michaeljon
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Trebah e Glendurgan ne fanno parte di una collana di sei giardini (tutti ancora esistenti) lungo il golfo del fiume Helford. Tutti fatti da cugini della stessa famiglia Fox.
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