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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

City’Scape 2023 organizzato da Paysage alla Triennale di Milano

Come di consueto per gli eventi organizzati da Payage, programma molto denso di tanti contributi molto interessanti e splendida organizzazione nella bella cornice della sala conferenze alla Triennale di Milano.

City’Scape – che si è svolta nei giorni 6-7 luglio 2023 – è arrivata alla ottava edizione e la rivista Topscape al 50° numero, mentre Giardino italiano al 10°. Quanta strada ha fatto Paysage ed è bene ricordarlo e complimenti a Novella Cappelletti!

Sono riusicta a seguire solo la maggior parte degli interventi della seconda giornata di venerdì 7 luglio e devo dire che ho trovato alcuni contributi molto importanti, sia per i punti di vista originali che per i progeti illustrati che si riferivano a differenti contesti.

Il tema della relazione paesaggio-energia è stato affrontato da Stefan Tischer, architetto paesaggista che da anni si occupa di questo tema ad Harvard (ricordo che il tema è stato scelto come filo conduttore dell’edizione 2022-2023 del Gruppo Giardino storico dell’Università di Padova, vedi https://www.giardininviaggio.it/paesaggio-ed-energia-il-tema-del-xxxiii-corso-di-aggiornamento-sul-giardino-storico-e-sul-paesaggio-contemporaneo-del-gruppo-giardino-storico-universita-di-padova/ https://www.giardininviaggio.it/giuseppe-barbera-inaugura-il-ciclo-di-conferenze-del-gruppo-giardino-storico-di-padova). Secondo Tischer è veramente indispensabile che i paesaggi dell’energia diventino nuovi paesaggi culturali e che la loro progettazione non sia affidata solo a ingegneri bensì soprattutto a paesaggisti. Non sono infatti sufficienti soluzioni tecniche, ma occorrono soluzioni paesaggistiche.

A destra un esempio di tetto che incorpora i pannelli fotovoltaici

Un progetto di Tischen per il quartier generale di ENI

Altro aspetto sottolineato da Tischer è quello dell’agricoltura voltaica, vale a dire la possibilità di sviluppare attività agricole ecologiche e meno monofunzionali sotto i pannelli voltaici.
E’ inoltre importante, nei progetti dell’energia, affidarsi alle trame culturali dei paesaggi locali.
Infine un prezioso suggerimento per afrontare i rischi di desertificazione nei quali incorre il Mezzogiorno d’Italia nel prossimo futuro: una possibile strategia per il controllo di questi processi è l’utilizzo delle nuove tecnologie energetiche con buoni progetti paesaggistici, forestali e di agricoltura sostenibile.

Laura Gatti nel suo intervento ha ricordato la recente esperienza di Parigi che ha messo a punto un piano bioclimatico con un indice di vegetalizzazione per ogni nuovo edificio e quella inglese che ha introdotto una normativa specifica per la biodiversità.

Michel Desvigne in collegamento dalla Francia ha affrontato il tema del paesaggio come prerequisito. Il suo messaggio più forte è stato quello della necessità di utilizzare come vettore di trasformazione per le nostre città il paesaggio soprattutto nelle aree abbandonate dall’industria.
Un altro tema è quello di adottare il modello del Park system attraverso fasi progettuali che si possono autofinanziare come nel progetto sviluppato recentemente a Bologna, dove si è scelto di sfruttare una strada pubblica per farla diventare la spina di un sistema di piccoli parchi.
A Bordeaux un progetto di trasformazione di edifici commerciali in residenze creando un paesaggio per dare continuità.
A Tokyo nelle vicinanze del palazzo imperiale è stata realizzata una piccola foresta urbana con un nuovo utilizzo degli alberi nel contesto urbano come piccoli ecosistemi (per vedere immagini del progetto http://micheldesvignepaysagiste.com/en/otemachi )
Infine in un microspazio parigino è stata realizzata una piccola foresta urbana, i cui requisiti sono densità e stratificazione.

Interessante il progetto in corso di realizzazione del Waterfront di Levante a Genova illustrato da Paolo Palmulli con le parole chiave di Riconnessione e Rigenerazione e una restituzione del mare alla città con un parco lineare intitolato ‘Il Bosco del mare’.

Il Prof. Heiko Sieker, uno dei massimi esperti della dispersione delle acque piovane, ha portato l’esperienza di Berlino dove è stata creata l’Agenzia dell’acqua piovana per aiutare i progettisti, gli amministratori e i cittadini a creare sistemi innovativi. A Potsdamer Platz è stato introdotto un sistema per la raccolta delle acque di tutti i tetti degli edifici della piazza.

Infine, in collegamento da Tel Aviv, la relazione di Udi Kassif dal titolo ‘Costal thoughts’ che ha presentato due progetti sui paesaggi costieri.

Cityscape-2023-programma

City-Scape_Award-2023_Vincitori-e-Premiati_ABB

 

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Giardini in viaggio Laura Pirovano