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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Kate Cullity inaugura le giornate di studio della Fondazione benetton dedicate al Fuoco. Febbraio 2023

Giardino effimero presentato al Festival di Chaumont nel 2004 dal titolo ‘Fire stories’

Ho sempre seguito a distanza i lavori dello Studio australiano TCL-Taylor Cullity Lethlean e mi ricordo in particolare il loro giardino effimero presentato al festival di Chaumont sur Loire nel 2004 (una delle più intriganti edizioni a mio ricordo). Perciò ero molto ansiosa di ascoltare la relazione di Kate Cullity che ha inaugurato le Giornate di studio 2023 della Fondazione Benetton dal titolo ‘Dalla parte del fuoco. Riti, visioni, pratiche di coltivazione nel paesaggio‘ (le relazioni delle due giornate 23 e 24 febbraio si possono riascoltare sul canale youtube della Fondazione al link https://www.youtube.com/@fondazione_benetton/streams).

Lo studio TCL, con sede a Melbourne e ad Adelaide, ha nella sua filosofia progettuale – come ha illustrato con la consueta competenza e chiarezza Anna Lambertini – un forte elemento poetico, una grande attenzione alla vita urbana contemporanea e la presenza di pratiche artistiche; inoltre si occupa anche del valore che anche azioni effimere possono avere sul piano educativo e sperimentale. Infine va sottolineata una grande attenzione alle pratiche della tradizione australiana delle origini, come quella del fuoco per il controllo e la cura dei sistemi forestali.

Il titolo della relazione di Kate Cullity ‘Cultivated by fire’.

Ecco alcune delle sue riflessioni in estrema sintesi.

La vegetazione australiana ha grande capacità di sopravvivere al fuoco, i semi si adattano al calore estremo e ne vengono rafforzati dischiudendosi poi piano piano. ‘L’Australia ha bisogno del fuoco, ma non lo ama!’ E per combattere gli incendi sono fondamentali le pratiche degli aborigeni che agiscono da prevenzione degli incendi distruttivi con la pratica dei fuochi controllati.

Nell’installazione del 2004 a Chaumont l’idea è stata quella di esprimere la forza caotica e ordinativa del fuoco: la scena con tronchi carbonizzati su un letto di mattoni frantumati e germogli rigenerati dopo il fuoco.

Nel museo ‘Inserted Forest Galery’ di Melbourne lo studio ha progettato un racconto della foresta con la piantagione di circa 2000 alberi di alto fusto attraverso una rappresentazione ibrida (reale e simbolica) delle specie attuali e del passato.

Alla IGA di Berlino del 2017 TCL ha progettato una installazione permanente chiamato ‘Cultivated by fire’.

Dopo il gigantesco incendio del 2003 che aveva devastato il National Arboretum di Canberra lo studio vincitore di una competizione internazionale ha progettato un intervento ispirato agli incendi creando una serie di foreste coniugando estetica ed ecologia

Nel 2021 per il Nature Festival di Adelaide il progetto ‘Fire circle’, una installazione multimediale con sculture, poesie, video tutta dedicata alla ‘sublime qualità del fuoco’, che non è solo distruttore ma anche rigeneratore.

Un grande intervento quello di ‘Wide brown land’ con una serie di terrazzamenti in cui gli abitanti sono stati invitati a piantare alberi: un lavoro che ha coinvolto scienziati, esperti, forestali e comunità locali.

 

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