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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Lago di Como: i giardini visti dal battello

La scorsa settimana ho partecipato ad una gita organizzata dall’Associazione VerDiSegni, di cui sono stata presidente e ora consigliere, guidata dal paesaggista e botanico Emilio Trabella, che è un profondo conoscitore dei paesaggi lacustri e che ha realizzato e restaurato molti giardini di villa (tra cui solo per citarne alcuni dei più famosi Villa d’Este e Balbianello). Con un piccolo battellino una trentina di paesaggisti e appassionati hanno percorso la sponda occidentale del lago di Como oltre Tremezzo per poi ridiscendere lungo la sponda orientale, la meno assolata e più selvaggia, verso Como. Unica sosta di visita Villa Passalacqua a Moltrasio.
Dal lago si ha una visione stupenda di tutti i giardini che in effetti sono stati realizzati per essere goduti dal lago e rappresentano scenografie davvero straordinarie con i loro terrazzamenti che hanno preso il posto delle antiche terrazze agricole.
Ecco una piccola galleria di immagini

Villa Bello sguardo con i suoi maestosi cedri del Libano dai palchi orizzontali

Villa Dozzio con i maestosi cedri e pini domestici: l'unico giardino in piano assieme a quello di Villa Erba

Villa Erba, che fu proprietà di Carlo Erba e poi di Luchino Visconti, con un giardino naturalistico ricco di platani; qui ogni anno in autunno si svolge Orticolario

Il Padiglione Regina Margherita annesso a Villa D'Este, ex stabilimento termale e ora depandance dell'hotel.

Villa Pizzo con gli stupendi festoni di rosa banksia

Villa Fontanelle, ex proprietà Versace

Gli stupendi platani di Villa Fontanelle che lambiscono l'acqua del lago

Una bella casa con terrazza affacciata sul lago

Brienno con in primo piano la bella struttura dell'ex filanda Montero tutta avvolta da Ampelopsis quinquefolia Veitchii

Brienno, bellissimo paesino che ricorda con le sue case una dentro l'altra quelle delle cinque terre

Nella Tremezzina, grazie al clima particolarmente mite, ci sono agrumeti e uliveti (la famosa "Zoca de l'oli")

Villa Beccaria, dove soggiornò Manzoni; bellissimi esemplari di Taxodium distichum con le radici nell'acqua

Ossuccio con il suo bel campanile

Villa del Balbiano acquistata nel '600 dal Cardinale Durini

Villa Mantegazza con lo stupendo colonnato dei suoi cipressi piramidali che sembrano potati da Edward mani di forbice

Ancora uno scorcio del giardino di Villa Mantegazza così formale e curato per contrapporsi alla natura circostante

Vista del complesso degli stupendi giardini di Villa del Balbianello, ex proprietà Monzino, e oggi del FAI

Balbianello: particolare della macchia di allori che in realtà sono alti 6 metri e coprono le rocce.

Balbianello: il complesso della villa con la parete di Ficus repens

Balbianello: uno degli stupendi lecci (Quercus ilex) potati in forma semi sferica proprio per consentire la vista del lago dallo studio di Monzino.

Villa Melzi: filare di platani e sullo sfondo esemplare di Cornus brachypoda dalle luminose variegature

Villa Melzi: esemplari monumentali di Taxodium distichum

Villa Gerli con la scalinata nel pratoNel parco di Villa Gerli un esemplare di cedro da seme che risulta particolarmente compatto

Torno, suggestiva cascata d'acqua

Villa della Pliniana con l'acqua che scorre attraverso la facciata

Villa Passalacqua a Moltrasio

Villa Passalacqua: l'orto affacciato sul lago

Villa Passalacqua: un gigantesco oleandro

Un'aiuola tutta ricoperta di Trachelospermum jasminoides qui usato come tappezzante: circa 20 piccole talee per metro quadro: un'ottima idea anche per coprire delle scarpate!

Un bellissimo scorcio

Una terrazza sul lago

Commenti (1)

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    Rolando

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    Grazie Laura per questa suggestiva gita tra le ville e i giardini del lago di Como. Ho apprezzato la descrizione aggiuntiva delle specie botaniche, solitamente assenti o imprecise in foto simili. Noto con piacere che sta crescendo anche in Italia l’interesse e le iniziative in favore di una riscoperta di parchi e giardini prima relegati ad una fruizione alquanto ristretta. Siamo lontani dall’esempio inglese ma è già qualcosa.

    Guardando le belle ville con quei fantastici giardini mi è venuta in mente una frase di Umberto Eco che riferendosi non certo alle ville comasche, disse :..se una cosa che reputiamo bella non possiamo possederla, non per questo essa perde la sua bellezza…
    Ho preso nota del nome dell’associazione per ripetere alla prima occasione questa bella gita.

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Giardini in viaggio Laura Pirovano