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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Passeggiando per Milano

ADI Design Museum Compasso d’oro

Un piccolo percorso alla scoperta di nuove architetture e mostre in questa Milano che ci riserva sempre nuove sorprese.

Molto interessante il nuovo museo del design dedicato ai vincitori del compasso d’oro: una sorta di percorso ideale per rivivere l’evoluzione del design a partire dagli anni cinquanta fino ai giorni nostri: il luogo una ex fabbrica dell’Enel bel ristrutturata con ampi spazi interni e la conservazione del passato industriale.

La faccita di ADi, in piazza del Compasso d’oro, vicino al cimitero Monumentale

Vista dell’interno del museo

Munari, 1971: Abitacolo, il progetto per lo spazio dedicato ad uno o due ragazzi nella casa dei genitori

Il passato industriale

Il nuovo Campus universitario nasce da un’idea di Renzo Piano donata al Politecnico di Milano e dalla valorizzazione e sviluppo dell’idea originale dello studio ODB-OTTAVIO DI BLASI & Partners. Il progetto propone un profondo ripensamento degli spazi del Campus di via Bonardi, modellato soprattutto sulle esigenze degli studenti, rendendolo aperto, internazionale, portatore di avanguardia, ruotando intorno a 3 punti cardine:

  • il verde: il nuovo campus sarà caratterizzato da una grande quantità di alberi e di spazi verdi
  • il rapporto con gli edifici storici, che saranno rispettati, ripristinandone l’aspetto originale
  • le terrazze praticabili: le coperture degli edifici bassi saranno utilizzabili per attività all’aperto ed eventi

Per saperne di più https://www.polimi.it/il-politecnico/progetti-di-ateneo/cantieri/nuovo-campus-architettura/

La palazzina destinata d ospitare i diversi laboratori

Lo spazio verde di fornte allo storico edificio del Trifoglio progettato da Giò Ponti

Una mostra potente ed emozionante quella dedicata alle nuove opere di Cattelan all’Hangar della Bicocca: una riflessione profonda sulle sfide dell’umanità. Come un filo rosso unisce i tre momenti: ‘Breath’ sembra aprire uno spiraglio di speranza in questa condivisione del respiro fra uomo e un altro essere vivente; in ‘Ghosts’ i picconi ci scrutano dall’alto quasi come un monito e infine ‘Blind’ mostra tutta la nostra fragilità e cecità ad eventi incredibili che non sappiamo prevedere.

Il giardino dell’Hangar a luglio

‘Breath’,  per il bellissimo gruppo scultore in candido marmo di Carrara a rappresentare il rapporto intimo tra uomo e cane che qui condivisono il respiro vitale

‘Ghosts’: una folla quasi surreale di piccioni in tassidermia appollaiati sulle travi e negli anfratti del grande hangar seguono gli spettatori suscitando una sensazione di ansia e smarrimento

‘Blind’. nel Cubo troneggia la gigantesca scultura in resina nera che rappresenta un monolite attraversato dalla sagoma di un aereo

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Commenti (1)

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    Flavia

    |

    Il bellissimo gruppo scultoreo “breath” mi richiama la bellissima Ilaria Del Carretto di Jacopo della Quercia

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Giardini in viaggio Laura Pirovano