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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Il network Grandi giardini italiani festeggia i 25 anni con un libro edito da Franco Maria Ricci


Introduzione di Judith Wave, Testo di Delfina Rattazzi, Antologia letteraria a cura di Caterina Napoleone
276 pp., 70 euro. Esiste anche edizione inglese con traduzione di Claire Littlewood

Il 6 aprile a Palazzo Gallarati Scotti a Milano è stato presentato alla stampa il prezioso volume edito da Franco Maria Ricci che festeggia i 25 anni del network Grandi giardini italiani creati appunto nel 1997 da Judith Wade che portò per la prima volta in Italia l’esperienza del National Trust inglese.

Nell’introdurre la presentazione del libro Wade ricorda come oggi il circuito conti 148 giardini e che nel periodo pre-covid richiamava un pubblico di più di 8 milioni di persone ogni anno; in questi due ultimi anni, pur essendo fortemente diminuiti i turisti stranieri, sono aumentati notevolmente i visitatori italiani. Dato che il peggior nemico dei giardini è l’oblio, è molto importante che il circuito abbia trasformato il turismo orticolo da fenomeno elitario e fenomeno di massa.

Delfina Rattazzi, che ha firmato il testo del volume, sottolinea prima di tutto come l’Italia possieda la più grande biodiversità al mondo e la ricchissima varietà di tipologie di giardini del circuito italiano lo testimonia. Dal piccolo giardino di Tropea nato da un sacchetto di semi di palma presi in Oriente, al meraviglioso intreccio di piante australiane e californiane che Casasco ha realizzato al Negombo di Ischia, fino ai giardini siciliani straordinari precursori del risparmio di acqua nelle scelte vegetali.

Nella stesura dell’Antologia, la storica dell’arte Caterina Napoleone ha scelto un taglio trasversale cercando di trovare una risposta alle domande di come sono nati i giardini e quali sono state e scelte progettuali attraverso la selezione di testi letterari, dalle lettere di Plinio il Giovane, fino all’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert e alla Vita delle api di Maurice Maeterlinck.

Qualche considerazione dopo aver guardato con più attenzione il volume

E’ come compiere un viaggio fantastico alla scoperta del mondo dei giardini italiani, con tante storie e stili differenti, tante suggestioni e atmosfere di ieri e di oggi.
L’apparato iconografico, opera di diversi fotografi, è davvero molto bello e raffinato e riesce a restituire gli angoli più poetici e le prospettive dei tanti luoghi del network.
I testi di Delfina Rattazzi ci accompagnano nella descrizione dei giardini attraversando le tante tipologie, dalle passioni botaniche, alle ville reali e imperiali, ai giardini esoterici, a quelli fantasiosi, ai giardini affacciati sui laghi, a quelli mediterranei fino ai giardini d’arte.
Curiosa e molto approfondita l’appendice letteraria che ci fa ripercorrere la storia del giardino con brani di opere letterarie selezionate in modo molto originale.

 

 

 

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Giardini in viaggio Laura Pirovano