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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Orticolario 2015: installazioni e piante

Installazione “Uniti da un filo verde” di Silvia Ghirelli per All’Origine. Grandi vasi con petali di ortensia e gipsofila

Quest’anno un Orticolario sotto la pioggia che sembra non abbia influito sugli afflussi di visitatori (l’organizzazione ci fa sapere che hanno partecipato quasi 21.000 isitatori).

In generale mi sembra di poter dire che si è trattata di una edizione un pò meno interessante delle passate edizioni, anche se su questo giudizio pesa sicuramente una certa stanchezza per la ripetitività quasi inevitabile di queste manifestazioni.
Tra i giardini in concorso quello che merita a mio avviso una segnalazione, anche perchè ha cercato di superare l’effimero con una proposta concreta molto interessante, è “Quattro passi a occhi chiusi. Giardino ispirato a chi non vede” di Nicoletta Toffano, Antonella Foti e Lucia Torielli, Gruppo TFT, Milano, che si è aggiudicato il Premio “Giardino dell’empatia”, per la qualità delle piante e per la spiccata funzione sociale dell’allestimento al giardino.

Tra le installazioni molto bella e suggestiva “Uniti da un filo verde” di All’Origine (Imola) progettata da Silvia Ghirelli per la stanza sensoriale che interpreta con poesia il senso del tatto utilizzando oggetti antichi, semi e ortensie sapientemente abbinati, che ha vinto il Premio miglior allestimento.
Purtroppo causa maltempo non sono riuscita a fotografare il giardino “The Green ‘O”  progettato da Andrea Musto e Antonio Severino, che si è aggiudicato il Premio “Stampa”, per uno spazio che racconta… comunica… ed emoziona, ma Andrea mi ha mandato un paio di immagini.

Molto interessante l’esposizione di piccole piante all’interno del padiglione e poi come sempre ho fatto alcune scoperte interessanti…

Ecco alcune immagini cominciando dai giardini e dalle installazioni

Le paesaggiste del giardino “Quattro passi a occhi chiusi”

giardino “Quattro passi a occhi chiusi”

giardino “Quattro passi a occhi chiusi”

giardino “Quattro passi a occhi chiusi”: la bella pergola di bambù

Silvia Ghirelli durante lo squisito aperitivo nello spazio All’origine da lei progettato

“Uniti da un filo verde”: un inconsueto e riuscito abbinamento fra Hydrangea paniculata e Perilla frutescens

“Uniti da un filo verde”: un’altra aiuola con accostamenti interessanti, da copiare!!

“The green O” di A. Musto

“The green O” di A. Musto

Una pergola interessante, Atelier delle verdure

“Le strade del tatto”, di Martino de Capitani

“Il giardino dei sensi” di Panzetta: una grande mano-poltrona realizzata con tralci di vite

Sfilata di bossi in riva al lago: Vivaio di Giorgio Minari

“Tavole vegetattili” di Lorenza Figari

Vivaio Cappellini

Arrosoir & Persil

Collettori del sole “Cazador-del-sol”, che trasformano l’energia della luce invisibile in luce visibile illuminandosi senza alcuna risorsa aggiuntiva. www.po-bz.it

Belle strutture di nocciolo contorto

Una scenografia all’interno del padiglione

Ecco alcune piante interessanti

Achimenes perenne che fiorisce da maggio a al gelo

Albizia julibrissin Summer Chocolate

Buddleja Elen’s Blue

Clematis Dancing Queen

Eryngium planum Jade frost

Hydrangea Annabelle Invincible Pink: bellissima, non ho resistito!

Hydrangea involucrata Multiplex

Hydrangea Magical Ruby Red

Sedum rubrotinctum

Una mini Verbena bonariensis: Bon Lollipot

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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Giardini in viaggio Laura Pirovano