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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Letto per voi: Uomini che amano le piante di Stefano Mancuso

Stefano Mancuso, Uomini che amano le piante. Storie di scienziati del mondo vegetale, Giunti, 2014, 139 pp, 14 euro

Ho già apprezzato altri libri di Mancuso (vedi recensione https://www.giardininviaggio.it/letti-per-voi-biodiversi-di-mancuso-e-petrini e https://www.giardininviaggio.it/letti-per-voi-verde-brillante). Questo piccolo libro che non avevo ancora letto e che ho avuto voglia di prendere in mano dopo aver ascoltato l’autore a Bergamo, è un piccolo capolavoro, di buona scrittura, di storie davvero straordinarie, di personaggi noti e meno noti che hanno lasciato un segno così importante nel mondo della scienza naturale. Mancuso ha la capacità di far parlare e rivivere questi diversi personaggi restituendoci ritratti molto umani e in alcuni casi molto toccanti. Penso in primo luogo a George Washington Carver, il ritratto che apre il libro: George era uno schiavo figlio di schiavi nato nel profondo sud degli Stati Uniti, ebbe una vita estremamente avventurosa e e grazie alla sua tenacia, intelligenza e alla sua capacità di sacrificio fu il primo nero americano a frequentare l’università alla fine del 1800. Insegnò per oltre 40 anni al Tuskegee Insitute nello stato dell’Alabama e tra le sue multiformi attività inventò anche una cattedra ambulante utilizzando un carro trainato da un cavallo per insegnare agli agricoltori le nuove tecniche colturali ed evitare errori come la monocoltura del cotone (con uno straordinario anticipo sui tempi!). Geniale inventore Carver tra le altre cose ideò 300 possibili usi per le eccedenze di arachidi. Fece solo 3 brevetti delle sue oltre 500 invenzioni sull’uso dei derivati agricoli e a chi gli chiedeva come mai rispose “Dio non ci ha mica presentato il conto quando ha creato le noccioline. Perchè dovrei guadagnare io con i loro derivati?”. Fantastico, direi

E poi ci sono i ritratti di Nikolaj Ivanovic Vavilov che nel bunker sotterraneo del suo istituto a San Pietroburgo mette insieme una collezione di oltre 50.000 varietà di piante selvatiche e 31.000 campioni di grano, precorrendo il tema della conservazione della biodiversità delle piante, dell’abate Mendel, creatore della genetica ma misconosciuto e incompreso in vita. E poi ancora di Marcello Malpighi, il fondatore dell’anatomia vegetale, dei Darwin e dei loro rapporti con la botanica, di Federico Delpino, che studia l’attrazione tra piante e formiche, di Goethe e di altri ancora.

Da leggere!

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