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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Lettera di Fedrighini su referendum per Milano

Mi sembra utile far circolare la lettera di Enrico Fedrighini che ci aggiorna su
– Fuori Milano dal nucleare
– Referendum per Milano

Cari Amicim della class action antismog,
inizia una settimana cruciale per il futuro della nostra città. Vi prego di far girare il più possibile queste comunicazioni, a sostegno degli sforzi
per cambiare (se possibile in meglio) l’aria che si respira a Milano.
Fuori Milano dal nucleare. Sapete che A2A, controllata dai Comuni di Milano e Brescia, è in affari nella società Edison con la francese EdF per importare
e installare in Italia di reattori francesi di terza generazione (quelli che i francesi non vogliono più a casa loro)? La vertenza per liberare il pianeta dai rischi del nucleare e per l’energia pulita riguarda anche casa nostra, ci interessa tutti direttamente, da vicino. Credo che l’informazione (o controinformazione) sia la migliore risorsa per far valere i propri diritti,
primo fra tutti il diritto alla salute: abbiamo davanti le elezioni amministrative e poi un referendum che riguarderà anche il nucleare. Per questo, siete invitati a partecipare e a diffondere questa comunicazione: abbiamo organizzato (come Verdi ecologisti per Milano) un’incontro pubblico con due esperti di energia nucleare e fonti alternative: Roberto Meregalli e Andrea Poggio. Si intitola:’Energia per il pianeta: le alternative al nucleare’ e si svolgerà Mercoledì 30 marzo 2011, inizio alle ore 18, presso l’Acquario Civico di Milano (viale Gadio 2, fermate M2 Lanza, M1 Cairoli), sala Vitman. Nel corso dell’incontro verranno distribuiti documenti e materiale informativo sul tema, elaborati grazie al contributo di scienziati e ricercatori.

Referendum per Milano: si decide l’accorpamento con i referendum nazionali!
Questa settimana sono convocate le ultime sedute consiliari utili, prima dell’avvio della campagna elettorale, per votare la delibera da me proposta che consentirebbe di accorpare i cinque referendum cittadini con i referendum nazionali previsti per il 12 giugno (su nucleare, acqua, ecc.). L’accorpamento significherebbe maggiore partecipazione e un risparmio di circa 3 milioni di euro dalle casse comunali, destinabili a finalità sociali e ambientali.
Sarà indispensabile una grande attenzione della città attorno ai lavori del Consiglio in questa fase finale; mai come oggi tornano attuali le parole scolpite su pietra, nel lontano 1316, all’ingresso del Municipio di Augusta:’Publico Consilio, Publicae Saluti’ Referendum per Milano: la scelta di Croci. Molti di voi mi chiedono un parere in merito alla scelta compiuta da Edoardo Croci di tornare a sostenere Letizia Moratti, dopo essere stato cacciato dalla giunta. Alcuni mostrano delusione per questa sua scelta, altri preoccupazione per il futuro dei cinque referendum cittadini, che vedono in Croci uno dei promotori insieme al sottoscritto.
Terrei separate le due cose. Politicamente, ritengo che la scelta di Croci sia stata un grave errore: compromette l’immagine pubblica che si era guadagnato quando, per difendere la propria politica ambientale, era stato fatto fuori.
Che senso ha tornare, non proprio bene accolto, dai propri carnefici politici i quali nel frattempo hanno cancellato dal programma di governo della città tutte le sue proposte?
Diverso è il discorso per i cinque Referendum ambientali per Milano. Se oggi parliamo di referendum a Milano è solo perché ci sono stati volontari in carne e ossa che si sono mobilitati per il bene comune: cittadini come me e voi, contattati attraverso la mailing list con il tam tam della rete, che hanno reso possibile questo straordinario risultato senza alcun finanziamento da parte di di partiti o sindacati.
‘A cosa serve firmare?’ mi chiedevano diverse persone ai banchetti, incerte e dubbiose? ‘A migliorare le cose in questa città!’ era la mia risposta.
Non intendo recedere di un passo.
In che modo? Semplice: mettendo al riparo questa straordinaria esperienza e risorsa da dinamiche e interessi elettorali, da scelte di schieramento, da pur legittime ambizioni politiche di chiunque. Comprese quelle mie, di Cappato, di Croci. Continuando a collaborare fianco a fianco con gli altri promotori, mantenendo quel profilo civico e trasversale che è il vero motore dell’iniziativa.
E facendo il possibile affinchè gli sforzi comuni siano premiati con l’accorpamento dei cinque referendum ai referendum nazionali, per agevolare il raggiungimento del quorum (dovranno votare almeno 300.000 cittadini, cioè il 30 per cento del corpo elettorale).

Fate girare il più possibile questa comunicazione, come sempre!

Un caro saluto, a presto e grazie

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Giardini in viaggio Laura Pirovano